venerdì 26 maggio 2017

Scappa: Get Out (2017)

Col solito ritardo da bradipo ho finalmente visto anch'io l'horror sulla bocca di tutti, ovvero Scappa: Get Out, diretto e sceneggiato dal regista Jordan Peele. NO SPOILER, anche se probabilmente chiunque leggerà il post avrà già visto il film.


Trama: Chris, ragazzo di colore, viene invitato dalla fidanzata bianca a raggiungere i genitori di lei per il weekend. I due arriveranno nel bel mezzo di una riunione di famiglia e Chris comincerà a sentirsi sempre più a disagio ed inquieto, non solo per il colore della pelle...


Purtroppo anche questo post rischia di essere più breve del solito, nonostante Get Out mi sia piaciuto molto. Il motivo è presto detto: potete tranquillamente mandare al diavolo chiunque accenni anche solo vagamente a ciò che succede nel film perché il bello di guardarlo è proprio andare oltre a un trailer per una volta fatto bene, che spinge lo spettatore a farsi un'idea abbastanza diversa dell'opera prima di Jordan Peele. Premesso che le persone mediamente scafate in ambito horror/thriller possono riuscire ad anticipare il twist più grande dopo dieci minuti di pellicola, ci sono tanti piccoli risvolti che, anche dopo la rivelazione principale, riescono a sorprendere in positivo mandando a ramengo tutti i cliché del genere e, soprattutto, c'è tutto ciò che viene prima e che rende Get Out non solo un ottimo thriller psicologico ma in particolare un'ottima riflessione sull'America d'oggi. Quell'America per cui Black Lives Matter ma intanto si vota Trump e dove le tensioni razziali non sono mai scomparse del tutto, nemmeno dopo conquiste civili di importanza capitale. Indovina chi viene a cena? è stato girato nel 1967 eppure la premessa di Get Out è la stessa, dopo 50 anni di civiltà "moderna": una ragazza bianca deve presentare ai suoi genitori il fidanzato nero, del quale non ha mai parlato in famiglia. All'ingenuità di lei si accompagnano le giuste perplessità di lui, costretto ad entrare nella tana del lupo praticamente nudo ed indifeso in uno Stato (a occhio e croce direi l'Alabama) non particolarmente famoso per la tolleranza, dove le case di stile colonico abbondano e i ricconi bianchi spopolano, costringendo la polizia a guardare con sospetto qualunque Fratello Nero si aggiri nei dintorni dei praticelli ordinati del quartiere. I genitori di Rose però sono la quintessenza del liberal, il papà di lei "se potesse voterebbe Obama per la terza volta", hanno un paio di domestici di colore tenuti solo perché "lavoravano già per i nonni, siamo così affezionati, in pratica sono di famiglia", quindi tutto a posto, no? Non proprio. Il disagio di Chris, prima ancora che dal risvolto thriller, nasce inevitabilmente dal dover confrontarsi con persone che non lo trattano con diffidente razzismo ma, e forse è peggio, si rapportano con lui come fosse una piacevole novità, un tocco esotico di cui vantarsi con gli amici, una persona su cui misurare il metro della propria apertura mentale per sentirsi superiori, alzando quindi una barriera originata non già dall'odio ma dalla convinzione di "fare del bene" accettando il diverso e facendolo sentire, di conseguenza, ANCORA più diverso, nemmeno fosse una specie protetta. Insomma, lo spettatore viene messo fin da subito nella condizione di empatizzare con Chris e con la sensazione di "estraneità" da lui provata appena messo piede nella dimora degli Armitage senza ricorrere ad elementi palesemente "sbagliati" (quelli arrivano dopo, a rafforzare il generale clima di inquietudine), esempio di perfetta scrittura che rende ciò che segue ancora più scioccante.


Basta, altro sulla trama non dirò ma avrete capito che Get Out è un thriller-horror psicologico perfettamente radicato nell'attualità e per questo ancora più efficace (non a caso lo scrittore e regista è un comico di colore quindi chi meglio di lui potrebbe avere il polso della situazione senza cadere in scomodi cliché?). Ovviamente, non di sole "sensazioni" vive l'appassionato di horror, ci mancherebbe. Get Out mette la pelle d'oca con pochissimi jump scare ben piazzati, la giusta quantità di splatter e un paio di inquietanti sequenze quasi oniriche capaci di comprimere il petto dello spettatore e spingerlo subito a voler bene ad un "novellino" che, invece di tentare la facile via del mockumentary/found footage o dell'omaggio dichiarato allo slasher anni '80, punta tutto sui primissimi piani, sulle suggestioni degli ambienti naturali e artificiali, su immagini simboliche di immediata comprensione e su inquadrature attente ai dettagli e alla composizione della sequenza. Altro punto a favore della pellicola sono le bellissime musiche di Michael Abels, tra le quali spicca l'evocativa Sikiliza Kwa Wahenga (probabilmente una delle melodie più belle utilizzate per introdurre un horror recente), molte delle quali imperniate sul tema principale del film e zeppe di consigli per il povero Chris. Anche il cast è validissimo, sia per quel che riguarda il protagonista Daniel Kaluuya, con quegli occhioni da cervo abbagliato dai fari che terrorizzano più di qualunque altra cosa, che per gli attori che lo circondano: Caleb Landry Jones nei panni del figlio minore è fin troppo caricato mentre Katherine Keener e Bradley Whitford sono favolosi nella loro inquietante normalità di bianchi della upper class... ma attenzione perché, se devo dare retta ai commenti dei ragazzetti in sala, l'idolo indiscusso delle folle e il personaggio che più rimarrà impresso dopo la visione è la terrificante Georgina di Betty Gabriel, causa degli epiteti più esilaranti uditi in sala. Le aspettative sono state dunque ripagate e indubbiamente Get Out si candida per essere uno dei cinque horror da piazzare nella classifica di fine anno, sia per l'intelligenza che per la bella realizzazione e, diamine, sono persino riuscita a scrivere un post di lunghezza standard senza fare spoiler, quindi tanta roba. Speriamo che Jordan Peele continui a bazzicare nel campo dell'horror, c'è bisogno di comici seri come lui!


Di Catherine Keener (Missy Armitage), Bradley Whitford (Dean Armitage) e Caleb Landry Jones (Jeremy Armitage) ho già parlato ai rispettivi link.

Jordan Peele è il regista e sceneggiatore della pellicola, alla sua prima esperienza dietro la macchina da presa. Comico americano, è anche attore e produttore e ha 38 anni.


Daniel Kaluuya interpreta Chris Washington. Inglese, ha partecipato a film come I segreti della mente, Johnny English - La rinascita, Kick-Ass 2 e a serie quali Doctor Who e Black Mirror. Anche sceneggiatore, ha 28 anni e due film in uscita tra cui Black Panther.


Marcus Henderson interpreta Walter. Americano, ha partecipato a film come Django Unchained, Whiplash e Il drago invisibile. Ha tre film in uscita tra cui Insidious: Chapter 4.


Lakeith Stanfield interpreta Andrew Logan King. Americano, ha partecipato a film come Anarchia - La notte del giudizio, Selma - La strada per la libertà e Snowden. Anche produttore, ha 26 anni e cinque film in uscita tra cui il live action di Death Note, dove interpreterà L.


Stephen Root interpreta Jim Hudson. Americano, ha partecipato a film come Mr. Crocodile Dundee II, Monkey Shines - Esperimento nel terrore, Black Rain - Pioggia sporca, Ghost - Fantasma, Buffy - L'ammazza vampiri, Robocop 3, Pandora's Clock - La terra è in pericolo, L'uomo bicentenario, Fratello dove sei?, Ladykillers, Palle al balzo - Dodgeball, Wake Up, Ron Burgundy: The Lost Movie, Non è un paese per vecchi, L'uomo che fissa le capre, J. Edgar, Bad Milo!, The Lone Ranger, Selma - La strada per la libertà, L'ultima parola - La vera storia di Dalton Trumbo e a serie come Pappa e ciccia, Quell'uragano di papà, Blossom, L'ispettore Tibbs, Cinque in famiglia, Seinfeld, Malcom, La vita secondo Jim, CSI - Scena del crimine, 24 e The Big Bang Theory; come doppiatore ha inoltre lavorato nelle serie Johnny Bravo, Kim Possible, American Dad!, The Cleveland Show, Phineas and Ferb, Adventure Time e nei film L'era glaciale, Alla ricerca di Nemo, L'era glaciale 2 - Il disgelo e Alla ricerca di Dory. Ha 66 anni e due film in uscita.


Eddie Murphy avrebbe dovuto interpretare Chris ma alla fine, giustamente, Jordan Peele ha deciso che l'attore era troppo vecchio per la parte. Il finale originale di Get Out prevedeva SPOOOOOILERRRRR l'arresto di Chris da parte della polizia (come avevo immaginato dall'inquadratura e dal sorriso di Rose) ma il regista ha scelto di dare al pubblico un happy ending. FINE SPOILER Se Get Out vi fosse piaciuto recuperate La fabbrica delle mogli, The Wicker Man, Terrore dallo spazio profondo, Society e La notte dei morti viventi. ENJOY!

23 commenti:

  1. Peccato per l'happy ending, ma il film è già pronto per le top ten di fine anno, e se non avesse avuto qualche minim difettuccio... :)

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    1. A me è piaciuto invece, perché mi aspettavo proprio il contrario. Sono rimasta piacevolmente fregata! :P

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  2. Piaciuto anche a me, l'ho trovato in un certo senso un mix tra The Skeleton Key e Funny Games :)

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    1. Anche a noi è venuto in mente Skeleton Key!! Anzi, è uno di quei film che dovrei rivedere :)

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  3. Lieto fine giusto, e con quella vena di comicità cazzara che è un altro bel tocco per un film inquietante. Certo, la sterzata scientifica mi ha fatto un po' storcere il naso, ma per fortuna conta fin là nell'insieme.

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    1. A me ti dirò che è piaciuto. Di questi tempi mettere il finale "negativo" sta diventando un cliché come una volta lo era il positivo, quindi ben venga. E la sterzata scientifica... bah io l'avevo intuita dopo un quarto d'ora, via :P Me l'aspettavo.

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  4. Lo recupererò in settimana, non ti nego che solo il trailer mi ha molto incuriosito.

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    1. Ti piacerà davvero un sacco, aspetto un parere dopo la visione!! :)

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  5. Peccato per il finale, ma il film funziona ed è effettivamente scritto molto bene.

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    1. Ribadisco che a me il finale è piaciuto molto :) Inaspettato, nella sua semplicità!

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  6. "una persona su cui misurare il metro della propria apertura mentale per sentirsi superiori, alzando quindi una barriera originata non già dall'odio ma dalla convinzione di "fare del bene" accettando il diverso e facendolo sentire, di conseguenza, ANCORA più diverso"
    è un po' quello che succede oggi praticamente su tutto, su argomenti quali il femminismo e l'omosessualità, dove tutti si sentono di dover dire la loro a difesa della categoria di turno, anche su cose che ai diretti interessati non interessa. Un po' arzigogolato ma spero si sia capito il senso del mio intervento.
    Il film non l'ho visto ma mi hai incuriosito, ora me lo vado a spoilerare (si per me non è un problema! non sempre almeno) e magari quando lo daranno su sky me lo guarderò.

    Arcangelo

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    1. Il senso si è capito benissimo e purtroppo sono d'accordo con te. Spesso sarebbe meglio stare zitti, ché certe "categorie" (che brutto termine) sanno difendersi benissimo da sole, senza l'aiuto di chi non potrà mai capire la reale natura dei loro problemi e nemmeno il desiderio di essere privi di etichette!

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  7. Io ho pensato a Skeleton Key come Nico, e pure al vecchio La fabbrica delle mogli. Mi ha divertito, molto, ma concordo con Ford su quel finale, che mi è sembrato scialbetto...

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    1. Sì, La fabbrica delle mogli è l'influenza più evidente. Tra l'altro ora mi è venuta voglia di riguardare entrambi i film e parlarne sul blog!

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  8. visto, il film appare piuttosto strano, credi di vedere la solita cavolata, ma poi al momento clou ti accorgi che stai vedendo qualcosa di curioso e intrigante :D

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  9. Pellicola molto interessante e ricca di spunti. Per me però manca qualcosina per trasformarlo in un cult totale. Anche se non so bene spiegare cosa, quindi può pure darsi che io abbia torto. :)

    Ma nemmeno una parola sull'ottima Allison Williams?
    Io l'ho trovata la vera rivelazione del film.

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    1. Al momento io lo inserisco nella top 5 horror però mi mancano ancora parecchie pellicole. Per esempio l'ho preferito all'osannatissimo The Void!
      Allison Williams mi è piaciuta ma senza grande entusiasmo, conta però che io ho visto il film in italiano, quindi...

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  10. Le premesse mi piacciono un sacco, ma non credo di riuscire a vederlo.

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    1. Come per Raw consiglio la visione, visto che come il tipo di horror è molto psicologico!

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  11. Thriller-Horror psicologico di grande, grandissimo spessore.Mi ha ricordato moltissimo per certi versi society the horror,filmone di yuzna.Strapromosso.

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    1. Ma sai che Society non l'ho (vergognosamente) mai visto? Potrebbe essere uno dei recuperoni dell'estate horror! :)

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    2. Ti consiglio di recuperarlo al più presto,merita molto

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