domenica 19 gennaio 2014

Bollalmanacco On Demand: L'inventore di favole (2003)

Sono sempre più contenta di aver creato il Bollalmanacco On Demand perché, grazie a voi, sto scoprendo film meravigliosi che magari da sola non avrei mai guardato. Oggi devo ringraziare di cuore il gentilissimo Rosario per aver richiesto L'inventore di favole (Shattered Glass), diretto nel 2003 dal regista Billy Ray e tratto dall'articolo Shattered Glass del giornalista Buzz Bissinger, pubblicato nel 1998 su Vanity Fair. Per la cronaca, il prossimo film On Demand sarà (ossignoresalvami!) Le notti proibite del Marchese De Sade. ENJOY!


Trama: Stephen Glass è un giovane giornalista pieno di stile ed umorismo che lavora per la prestigiosa rivista The New Republic. Il suo ultimo articolo, tuttavia, fa sorgere dei dubbi ai collaboratori di una rivista on line, che cominciano ad indagare... 


L'inventore di favole è dotato di un titolo italiano a dir poco ingannevole che, tuttavia, avvalla l'impressione iniziale che si ha di Stephen Glass, protagonista della pellicola. Fin dall'inizio, infatti, il film viene impostato come il racconto edificante (ovviamente fatto in prima persona) di un giornalista che non cerca lo scoop facile o il sensazionalismo a tutti i costi ma che invece, osservando la gente, carpendo quasi magicamente la personalità di chi gli sta davanti, riesce a confezionare per l'appunto favole, brillanti pezzi colmi di intelligenza ed umorismo, in grado di far ridere e riflettere allo stesso tempo. La magia e lo charme di Glass, uniti alla modestia che quasi sfocia nella ritrosia, non si riversano solo negli articoli che scrive ma lo rendono amato ed ammirato da amici, colleghi, insegnanti e, più in generale, tutti quelli che hanno a che fare con lui. Un'illusione perfetta non tanto diversa da quelle create dai protagonisti di American Hustle, un altro esempio di come la gente creda in quello che VUOLE credere, scartando tutto quello che potrebbe essere spiacevole anche davanti a prove grandi e pesanti come macigni. Mano a mano che il film prosegue, infatti, si assiste ad un lento ma inesorabile passaggio di testimone accompagnato da un cambio di prospettiva; il protagonista Stephen diventa uno squallido e triste truffatore mentre quello che all'inizio viene presentato come possibile nemesi si trasforma in un uomo giusto e tormentato, da macchia sullo sfondo a protagonista assoluto che, come un novello Don Chisciotte, cerca di combattere i mulini a vento incarnati dalla cecità di chi ancora crede nella purezza di Glass e non lo vede ancora shattered come nel titolo originale.


L'inventore di favole è un film ragionato, lento ma intrigante, sorretto da una trama da scoprire a poco a poco e interpretato da bravissimi attori. Il giovane Hayden Christensen subisce nel corso della pellicola una trasformazione quasi impercettibile ma perfetta, da brillante e timido giornalista a nerd disturbato e quasi inquietante, mentre tutti gli altri interpreti, soprattutto Peter Sarsgaard, Hank Azaria e Chloë Sevigny sono talmente perfetti per i loro ruoli da risultare credibili come se fossero persone vere. A proposito di "persone vere", se L'inventore di favole non fosse tratto da una storia realmente accaduta ci sarebbero da fare mille appunti sulla plausibilità della trama, perché la truffa di Stephen Glass è talmente plateale da sembrare il frutto delle idee di uno sceneggiatore facilone, invece questa volta la realtà ha superato la fantasia. Forse perché all'interno di un ufficio, all'interno del mondo del giornalismo, tutti devono essere un po' attori e un po' ruffiani ed è  molto facile parteggiare per l'ultimo arrivato, disponibile, col sorriso sulle labbra, carino e sempre pronto ad aiutare i colleghi, e cercare di favorirlo ignorando il normale protocollo. Così come è facile per uno studente prendere a modello il genio che "ce l'ha fatta" piuttosto che i "banali" artigiani del mestiere, che alla fine portano a casa la pagnotta riempiendo il giornale con i loro semplici articoli "di servizio". Eppure il mondo per fortuna va avanti grazie a persone oneste che, senza clamore e senza riconoscimento, fanno il loro mestiere anche a costo di risultare antipatici. E questo potrebbe essere un semplice fatto della vita su cui tutti dovremmo riflettere ogni tanto, prima di ricevere una tranvata in piena faccia come i protagonisti di questo intelligentissimo L'inventore di favole.



Di Peter Sarsgaard (Charles “Chuck” Lane), Rosario Dawson (Andy Fox), Hank Azaria (Michael Kelly) e Steve Zahn (Adam Penemberg) ho già parlato ai rispettivi link.

Billy Ray (vero nome William Ray) è il regista e sceneggiatore della pellicola, al suo primo film dietro la macchina da presa (il secondo e ultimo, per ora, è stato Breach – L’infiltrato). Americano, ha lavorato anche come produttore e attore.


Hayden Christensen interpreta Stephen Glass. Canadese, ha partecipato a film come Il seme della follia, Il giardino delle vergini suicide, Star Wars: Episodio II - L'attacco dei cloni, Star Wars: Episodio III - La vendetta dei Sith e alla serie Piccoli brividi. Anche produttore, ha 32 anni (condividiamo la data di nascita!) e tre film in uscita.


Chloë Sevigny (vero nome Chloë Stevens Sevigny) interpreta Caitlin Avey. Americana, la ricordo per film come Mosche da bar, Boys Don’t Cry, American Psycho, Broken Flowers e Zodiac, inoltre ha partecipato a serie come Will & Grace e American Horror Story. Anche produttrice e costumista, ha 39 anni e cinque film in uscita.


Melanie Lynskey interpreta Amy Brand. Neo zelandese, indimenticabile Pauline del meraviglioso Creature del cielo, ha partecipato ad altri film come Sospesi nel tempo, La leggenda di un amore: Cinderella, Le ragazze del Coyote Ugly, Rose Red, Cercasi amore per la fine del mondo, Noi siamo infinito e a serie come The L World, Dr. House e Due uomini e mezzo. Ha 36 anni e sei film in uscita.


La realizzazione del film è stata seguita anche dai veri Charles Lane e Michael Kelly (quest'ultimo in maniera assai riluttante in quanto la maggior parte degli articoli di Glass erano stati pubblicati quando lui era ancora direttore), mentre il vero Stephen Glass ha rifiutato qualsiasi coinvolgimento. Tra gli attori che invece, per un motivo o per l'altro, hanno rinunciato a partecipare al film segnalo Greg Kinnear, convocato per il ruolo di Charles Lane, e Maggie Gyllenhaal, alla quale era stata offerta la parte di Amy Brand. Per concludere, se L'inventore di favole vi fosse piaciuto, recuperate anche Prova a prendermi, Dentro la notizia e Tutti gli uomini del presidente.

8 commenti:

  1. Ho ricordi vaghi di questo film...
    Attendo il Marchese De Sade!

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  2. anche a me è piaciuto questo film!!!!!

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    1. Bella sorpresa, vero? Tra l'altro non lo conoscevo proprio...

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  3. Anche a me era piaciuto il film, ora è passato del tempo... forse aveva nello sviluppo qualcosa di prevedibile e il titolo non aiutava a mantenere il segreto, però era ben costruito, buona anche la prova del protagonista anche se Hayden Christensen non è che butti proprio carisma da tutte le parti. Però è stato un buon intrattenimento.

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    1. Per questo film secondo me è perfetto Christensen, proprio per quel suo essere bellino ma moscerello. Triste specchio del personaggio di Glass, ahimé :)

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  4. l'ho visto parecchio tempo fa.
    ricordo che l'avevo trovato anch'io un film intelligente. intelligente, però a livello emotivo un po' freddino...

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    1. I personaggi non sono proprio dei modelli di simpatia ed è difficile provare qualcosa per loro, effettivamente. Però la vicenda tiene vivo l'interesse fino alla fine!

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