mercoledì 9 ottobre 2013

Zero Dark Thirty (2012)

Nonostante fosse stato addirittura nominato all’Oscar come miglior film a inizio anno, non mi era ancora capitato di vedere Zero Dark Thirty, diretto nel 2012 dalla regista Kathryn Bigelow, così qualche sera fa mi sono cimentata nell’impresa.


Trama: dopo gli eventi delll’11 settembre, una giovane agente CIA si consacra anima e corpo, per ben dieci anni, nella caccia a Bin Laden…


Diversamente dal solito la recensione di questo film sarà assolutamente oggettiva (quindi molto breve) perché se dovessi inserire anche dei giudizi personali comincerei dicendo che Zero Dark Thirty rientra in quel filone di pellicole che non sopporto, ovvero i drammoni politico-militari ambientati in qualche recondita località mediorientale con protagonisti perennemente incazzati/nervosi e comprimari dalle facce tutte uguali che pronunciano nomi di persone, luoghi e cose talmente identici tra loro che, tempo due secondi, riescono a formare nel mio piccolo cervello un groviglio inestricabile. Di fatto, la pellicola non mi ha purtroppo catturato né il cuore né la mente, della crociata personale della tostissima Maya non me ne poteva fregar di meno e l'ultima mezz'ora immersa nel verde con i Navy Seals a caccia del "grand'uomo" in persona mi ha entusiasmata così tanto che ho dovuto riguardarla il giorno dopo, di pomeriggio, quando ero sicura che gli occhi non mi si sarebbero chiusi ogni due secondi per la troppa emozione. E detto questo mi scuso con tutti quelli che hanno amato spassionatamente questo film, ma ci sarà un genere di pellicole che anche a voi farebbero cadere i sentimenti persino se le avessero girate i vostri registi preferiti, no? In caso contrario, come direbbe Zerocalcare, sticazzi. Il Bollalmanacco dev'essere sincero.


Poi, oggettivamente parlando, questo Zero Dark Thirty è un filmone con tutti i crismi. Innanzitutto ha una sceneggiatura solidissima che non si concede né a facili patriottismi né a momenti strappalacrime ma, con una lucidità incredibile, si limita a raccontare un pezzo di terribile e drammatica storia recente attraverso gli occhi di chi, dalle retrovie, si è impegnato affinché un decennio di morte e terrore cessasse. La protagonista, una bellissima e bravissima Jessica Chastain, senza forza né violenza (cit.) ma soltanto contando su una volontà di ferro e un'intelligenza sopraffina getta alle ortiche la propria natura di donna (I'm the motherfucker who found it) e di essere umano e si consacra completamente ad una causa che, paradossalmente, non si è scelta e che probabilmente le causerà più problemi (psicologici innanzitutto) che fama e gloria. Il cast dei comprimari è ovviamente di prim'ordine e uno dei momenti in cui la mia attenzione si è ridestata è stato durante la breve comparsa dell'adorato James Gandolfini ma, per fortuna, sono riuscita ad apprezzare anche Jason Clarke e Jennifer Ehle, entrambi protagonisti delle uniche due sequenze che mi hanno emozionata davvero, sebbene causandomi non poca sofferenza: le torture a inizio pellicola sono avvilenti e terribili anche per chi, come me, è abituata agli horror, mentre la scena dell'attesa con conseguente tragedia finale è un magistrale capolavoro di tensione e tristezza. Inutile aggiungere, quindi, che la regia, la fotografia e anche la colonna sonora "minimal" sono perfette e concorrono a rendere questo film un gioiello nel panorama cinematografico moderno... e però, non è proprio il mio genere, che peccato. Voi lettori, però, non perdetevelo assolutamente, eh!


Di Jessica Chastain (Maya), Kyle Chandler (Joseph Bradley), Harold Perrineau (Jack), James Gandolfini (il capo della CIA), Joel Edgerton (Patrick, caposquadra dei Seals) e Chris Pratt (Justin dei Seals) ho già parlato ai rispettivi link.

Kathryn Bigelow è la regista della pellicola. Americana, ha diretto film come Il buio si avvicina, Point Break, Strange Days, Il mistero dell’acqua e The Hurt Locker, che ha vinto l’Oscar come miglior regia e miglior pellicola. Anche sceneggiatrice, produttrice e attrice, ha 62 anni.


Jason Clarke interpreta Dan. Australiano, ha partecipato a film come Nemico pubblico, Wall Street – Il denaro non dorme mai, Il Grande Gatsby e alla soap Home and Away. Anche produttore, ha 45 anni e sei film in uscita tra cui La conquista del pianeta delle scimmie.


Jennifer Ehle interpreta Jessica. Americana, ha partecipato a film come Wilde, Il discorso del re e Contagion. Ha 45 anni e quattro film in uscita tra cui RoboCop.


Inizialmente, avrebbe dovuto essere Rooney Mara ad interpretare Maya ma alla fine l’attrice ha rinunciato mentre per altri ruoli erano stati contattati Tom Hardy, Guy Pearce e Idris Elba. Ci sono stati cambiamenti anche alla regia visto che James Cameron, ex marito di Kathryn Bigelow, avrebbe dovuto dirigere il film ma ha rinunciato per realizzare i seguiti di Avatar (il primo dei quali è previsto per il 2016, per inciso). Nell’attesa che escano, se Zero Dark Thirty vi fosse piaciuto consiglio il recupero di The Hurt Locker, Zodiac e Tutti gli uomini del presidente. ENJOY!!

20 commenti:

  1. A me non aveva entusiasmato molto ... non perché non ami il genere, ma per la scarsa, alla fine, contestualizzazione storica. Sotto altri aspetti è sicuramente un film importante, ma mi ha lasciato perplesso, forse lo dovrei rivedere ...

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    1. Beh, ovviamente nella mia ignoranza Crassa la contestualizzazione storica s'è persa tipo dopo il secondo minuto... XD

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  2. Grandissimo film, quasi alla Michael Mann.
    Una bomba.

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    1. Sì, ricordo che tu eri uno tra i più fervidi sostenitori! :)

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  3. Mmm... non mi è piaciuto troppo. E' un film già visto per i miei gusti

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    1. Tecnicamente mi è piaciuto molto, ma la storia non mi ha entusiasmata..

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  4. Freddo, supponente,infantile. Lei insopportabile nella sua fissita'. Se in piu' consideri su quali cagate propagandistiche e falsate si basi, il quadro e' completo. Un lagna piatta e soprattutto inutile.Un grossa delusione per me,che sono fan della Bigelow dai tempi.

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    1. Eh, un po' freddo e lagnoso effettivamente lo è. Non ci posso fare nulla, è un genere che non mi tocca...!

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    1. Un po' vi invidio, volevo entusiasmarmi anch'io ç__ç

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    1. Ahahah essùùù ho capito che sei stato all'Oktoberfest ma il baffo Moretti dice "viva la sincerità" XD

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    1. Beh sicuramente noi "detrattori" (che poi è una questione puramente soggettiva, ripeto!) ci contiamo sulle dita di una mano XD

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  8. finalmente una voce fuori dal coro! #teamBolla! XD

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    1. O belin addirittura l'hashtag? Sono commossa!!! *__*

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  9. Non è neanche troppo il mio genere, ma grazie alla sequenza dell'irruzione, tesissima, mi ha preso non poco. poi Jessica è bella e brava da invidia :(

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    1. Giuro, la sequenza dell'irruzione l'ho trovata soporifera. Ho preferito di gran lunga quella dell'incontro finito malissimo, lì avevo davvero il cuore in gola per la tensione e per quel "qualcosa" che stonava dall'inizio alla fine. E Jessica sì, è meravigliosa!

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  10. A me questo film è piaciuto molto, anche se ammetto che una sforbiciata al minutaggio gli avrebbe fatto bene. Però mi ha tenuto col fiato sospeso e, soprattutto, non è un' (auto)celebrazione made in U.S.A.

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    1. Sì, per fortuna l'elemento patriottico era mantenuto al minimo sindacale ma, come ho detto, pochissime emozioni almeno per me ç_ç

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