martedì 10 luglio 2012

50 e 50 (2011)

Mi accade fin troppo spesso, complice la pessima distribuzione italiana o l’assenza di amici desiderosi di immolarsi, di perdere i pochi bei film che approdano nelle nostre sale cinematografiche. Per fortuna esiste l’opzione recupero, però, e in questi giorni sono riuscita a guardare il bellissimo 50 e 50 (50/50) diretto nel 2011 dal regista Jonathan Levine.


Trama: Adam è un ragazzo come tanti altri, ha un lavoro, un migliore amico completamente folle, una ragazza che lo ama e una famiglia. Un giorno scopre di avere una forma avanzata e gravissima di cancro, che gli offre solo il 50% di possibilità di sopravvivere…


Di solito evito i film che parlano di cancro o altre malattie più o meno gravi, perché sono molto ipocondriaca e mi basta sentire parlare di qualcosa per cominciare ad avvertire sintomi simili e vivere con l’ansia per almeno un mese, però questa volta ho fatto un’eccezione perché adoro Joseph Gordon – Levitt e perché di questo 50 e 50 avevo sentito parlare molto bene. Ora, ovviamente, avverto un leggero mal di schiena (cosa ci posso fare..? -.-), ma sono anche contenta di avere visto un film bellissimo, divertente e toccante allo stesso tempo. Il rischio di questo genere di pellicole, infatti, è quello di essere o dei drammoni insopportabili totalmente incentrati sul dolore e sul calvario del malato e dei suoi cari, oppure delle supercazzole superficiali e assolutamente inverosimili, mentre 50 e 50 riesce a trovare un miracoloso equilibrio tra questi due estremi.


La storia di Adam, basata su fatti purtroppo realmente accaduti, viene narrata attraverso un registro sicuramente “leggero” ma anche molto naturale, realistico, e alterna momenti di puro divertimento ad altri di sincera commozione. Si potrebbe dire che 50 e 50 è un film dolceamaro come la vita stessa, fatto di speranze e delusioni, piccole vittorie e grandi sconfitte, personaggi semplici ma dal cuore grande e altri purtroppo banalmente abietti nella loro bassa superficialità; lo sceneggiatore Will Reiser, che si è basato sulla propria esperienza personale per scrivere il film (ha scoperto di avere un cancro ed è stato proprio Seth Rogen ad aiutarlo a superare il dramma), non ci dipinge il cancro come una passeggiata, anzi, ma sceglie di concentrarsi di più sull’aspetto umano della malattia, sul modo in cui Adam e chi lo circonda riescono ad affrontarla o a soccombere alla sua gravità. 50 e 50 non ci mostra quindi “supereroi” o professoroni illuminati, ma esseri umani impacciati, impreparati ad affrontare una cosa devastante come il cancro, problematici e spesso egoisti, talmente vicini alla nostra natura che arriviamo ad affezionarci a loro senza nemmeno rendercene conto.


Le performance degli attori, accompagnate da una colonna sonora molto bella e per nulla “invasiva”,  sono molto naturali e quasi mai sopra le righe: Joseph Gordon – Levitt offre un’interpretazione misurata, che incarna tutta la dignità, la paura, l’insicurezza di un ragazzo troppo giovane per avere il destino ormai segnato da una malattia incurabile, Bryce Dallas Howard si trova ormai estremamente a suo agio nei ruoli di algida stronza®, Anna Kendrick infine è la sua degna controparte, una giovanissima ed impacciata dottoressa che segue alla lettera il protocollo quando deve trattare con i suoi difficili pazienti. Ma il personaggio forse più sfaccettato e sicuramente di maggior impatto è Kyle, interpretato con maestria dal vulcanico Seth Rogen, perché è la fedelissima rappresentazione dell’amico coglione (e scusate il francese), apparentemente superficiale e anche profittatore, ma sicuramente instancabile ed insostituibile, l’unico che non smette di trattare Adam come una persona normale neppure per un istante e gli sta accanto fino alla fine; la faccia da babbalone dell’attore e il suo comico, meraviglioso vocione, offrono allo spettatore i momenti più esilaranti dell’intera pellicola e riescono a sdrammatizzare situazioni delicate come il momento in cui Adam decide di rasarsi a zero, il confronto con Rachael o l’operazione finale. Anche per questo motivo, 50 e 50 è un film che andrebbe assolutamente guardato soprattutto in lingua originale, perché da quando ho visto Paul non riesco assolutamente ad immaginarmi un degno doppiaggio italiano per Seth Rogen. Se non siete “anglofoni”, comunque, non preoccupatevi: l’importante è che riusciate a procurarvi e a guardare questa carinissima, divertente e commovente pellicola.


Di Joseph Gordon – Levitt (Adam), Seth Rogen (Kyle), Bryce Dallas Howard (Rachael) e Matt Frewer (Mitch) ho già parlato nei rispettivi link.

Jonathan Levine è il regista della pellicola. Americano, ha diretto film come All the Boys Love Mandy Lane e Fa la cosa sbagliata. Anche sceneggiatore, ha 36 anni e un film in uscita.


Anna Kendrick interpreta Katherine. Americana, ha partecipato a film come Twilight (con tutti i suoi seguiti) e Scott Pilgrim vs. the World, inoltre ha doppiato un episodio de I griffin. Ha 27 anni e sei film in uscita.


Anjelica Huston interpreta la madre di Adam, Diane. Sicuramente una delle mie attrici preferite, la ricordo per film come Qualcuno volò sul nido del cuculo, Il postino suona sempre due volte, L’onore dei Prizzi (film che le è valso l’Oscar come miglior attrice non protagonista), Chi ha paura delle streghe?, La famiglia Addams, La famiglia Addams 2, Tre giorni per la verità, I Tenenbaum, Le avventure acquatiche di Steve Zissou e Il treno per il Darjeeling; ha partecipato ad alcuni episodi della serie Medium e ne ha doppiato altri di American Dad!. Anche regista e produttrice, ha 61 anni.


Philip Baker Hall interpreta Alan. Americano, lo ricordo per film come Ghostbusters II, Il bacio della morte, The Rock, Air Force One, Boogie Nights – L’altra Hollywood, The Truman Show, Nemico Pubblico, Psycho, Magnolia, Il talento di Mr. Ripley, Una settimana da Dio, Amityville Horror, Zodiac e serie come MASH, Miami Vice, Casa Keaton, La signora in giallo e Millenium. Ha 81 anni e tre film in uscita.


James McAvoy avrebbe dovuto interpretare Adam, ma ha dovuto rinunciare poco prima delle riprese. E’ stato proprio Seth Rogen a proporre Joseph Gordon – Levitt come sostituto, e devo dire che ho preferito quest’opzione alla prima! Detto questo… ENJOY!

14 commenti:

  1. Uno dei migliori film di questa stagione, quindi hai fatto bene a procurartelo nonostante ora le tue spalle ora ne risentano:D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Più che le spalle la schiena :P
      Comunque sono davvero contenta di averlo recuperato, ipocondria a parte!

      Elimina
  2. Il finale troppo zuccheroso, secondo me, rovina un po' il bel lavoro di equilibrio di sceneggiatura e regia. Resta comunque anche per me tra le cose più interessanti viste ultimamente.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma guarda, solitamente io i finali zuccherosi non li reggo, ma questo più che zuccheroso era "carino", semplice e simpatico come i personaggi, quindi mi è piaciuto molto ^__^

      Elimina
  3. Film molto piacevole, ironico e toccante allo stesso tempo.
    Protagonisti bravissimi.
    Hai fatto benissimo a recuperarlo, anche se io trovo non sia perfetto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sicuramente ha qualche difetto, però 50/50 è talmente coinvolgente, sia per la trama che per i protagonisti, che ci si passa tranquillamente sopra!

      Elimina
  4. Film che anch'io avrei voluto vedere al cinema, ma per motivi di "eh figa, dovrei fare cinquanta chilometri per un film, lascio perdere!!!" ho saltato. Lo recupererò :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Recuperalo perché ne vale davvero la pena!
      Tanto è bello visto anche su schermo piccolo... :-)

      Elimina
  5. Sicuramente lo recupererò perché adoro il cast e mi sembra un gran bel film, soprattutto dopo aver letto questa tua recensione.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Gli attori sono tutti bravissimi, non mi aspettavo di meno da un ensemble così!
      Fammi sapere se poi ti è piaciuto ^__^

      Elimina
  6. Ho adorato questo film, nonostante le lacrime che mi ha fatto versare! Ma quanto bello non è Joseph? Pure da pelato!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Bello e bravissimo, ma io ho una passione per lui fin dai tempi di Una famiglia del terzo tipo, lo sapevo che sarebbe diventato un grande attore!

      Elimina
  7. Un film carino, l'ho recensito a suo tempo, passato un po' in sordina ma da vedere.
    Anna Kendrick mi piace tantissimo, la ricordo anche in "Tra le nuvole" di Reitman, con Clooney protagonista...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Tra le nuvole è un film che non ho mai visto, in effetti.
      Eh, purtroppo dalle mie parti pellicole come 50/50 passano SEMPRE in sordina...

      Elimina

Se vuoi condividere l'articolo

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...