giovedì 26 gennaio 2012

The Help (2011)

Dopo la mezza delusione de La talpa, ieri sera sono andata a vedere The Help, diretto dal regista Tate Taylor e tratto dall’omonimo romanzo di Kathryn Stockett, altro film da cui mi aspettavo tantissimo. E questa volta è stato all’altezza delle aspettative!


Trama: Mississippi, primi anni ’60. L’altoborghese Skeeter, spinta dal desiderio di diventare una scrittrice famosa, decide di raccogliere le testimonianze delle cameriere “negre” sfruttate e ghettizzate dalla popolazione bianca del piccolo paesino in cui è nata. Sarà uno scandalo, ancor prima che un successo.


"Tu sei brava. Tu sei carina. Tu sei importante". Quanta meravigliosa dolcezza racchiusa in questo mantra che la cameriera di colore Aibileen ripete alla piccola, biondissima Mae Moblin, per farle e farsi coraggio. Mi viene un groppo in gola ancora adesso. Lo sapevo, infatti, che The Help sarebbe stato uno di quei film che avrei adorato. Innanzitutto, l’ho amato per come affronta con leggerezza un tema difficile e sconcertante come la segregazione razziale, inserendolo ovviamente in un contesto reale e storicamente ben definito, senza scadere nella farsa o nel patetismo. Lo fa grazie ad una sceneggiatura solidissima, che alterna momenti di pura ilarità ad altri di enorme commozione, senza ricorrere al binomio “bianchi cattivi e neri buoni”ma, anzi, confondendo un po’ le carte man mano che il film prosegue. E l’ho amato, ovviamente, per l’assoluta bellezza dei costumi e delle scenografie, degno complemento di interpreti praticamente perfetti, mai sopra le righe o caricaturali.


Non avendo mai letto il romanzo (che però è lì che aspetta sul comodino, speriamo di riuscire a cominciarlo entro la fine della settimana prossima) non posso ovviamente fare confronti con l’opera scritta, ma a prescindere questo The Help è splendido anche preso come film a sé stante. E’ impossibile infatti non affezionarsi a questi testardi, coraggiosi e umanissimi personaggi o non farsi prendere dalla vicenda raccontata. Innanzitutto, la giovane che da inizio a tutta la vicenda, Skeeter, non è affatto una superdonna o chissà quale colta attivista per i diritti dei neri, ma semplicemente una “diversa”, prigioniera di uno stato, di un paesino e di una famiglia dalle vedute assai ristrette, se non addirittura pericolosamente ingiuste. Certo, la sua situazione è ovviamente migliore rispetto a quella delle cameriere (o forse sarebbe meglio dire schiave) Abileen e Minny, ma anche lei è comunque “ghettizzata” in quanto ha preferito andare all’università piuttosto che sposarsi e avere figli come tutte le sue coetanee, capitanate e plagiate dall’”algida stronza”* Hilly (una Bryce Dallas Howards semplicemente fantastica!). La ribellione agli usi e costumi del paesino parte da lei e, come un incendio lento ma costante, si propaga attraverso tutta la comunità nera fino a toccare anche la seconda outsider bianca del luogo, l’apparentemente vanesia Celia, tenuta fuori dal gruppo di signore bene perché rea di avere rubato il fidanzato ad Hilly e di non averci fatto nemmeno un figlio insieme.


Man mano che il film prosegue e davanti ai nostri occhi si alternano momenti esilaranti (la scena dei cessi abbandonati nel cortile di Hilly o l’ormai famigerato “eat my shit” della geniale Minny), drammatici (la fuga di Aibileen dopo l’omicidio del ragazzo di colore da parte del Ku Klux Klan) o profondamente commoventi (quando Aibileen racconta del figlio, quando Celia, in una splendida sequenza ambientata in giardino, rivela allo spettatore il suo triste segreto, per non parlare dello straziante addio tra Aibileen e la meravigliosa, paffutissima, dolcissima Mae Mobley) il libro che da il titolo al film, The Help, prende forma e le storie passate si mescolano a quelle presenti, facendoci a poco a poco scoprire la vera natura dei personaggi, anche di quelli che apparentemente hanno un solo volto o appaiono poco importanti per l'economia della vicenda. Il regista mescola con naturalezza il presente a pochi, mirati flashback che aiutano a capire da cosa derivino la scelta di Skeeter, il suo rapporto con la madre e la particolare tolleranza ed apertura mentale della ragazza, arricchendo la pellicola con altri momenti a dir poco emozionanti e diretti con una sensibilità e un'attenzione invidiabili.


E dopo tutto quello che ho scritto, la cosa più importante, quella che mi ha fatto amare ancora di più The Help, è stata la coraggiosa scelta di optare per un happy ending dal sapore molto amaro, dove la maggior parte delle situazioni si chiudono felicemente, ma non per tutti e non completamente. Come a dire che non basta solo un libro per cambiare le cose, perché l'ignoranza e la stupidità sono dure a morire. Ma l'importante è che riesca a fare soffiare il vento della libertà e a tener viva la speranza. Al momento, la mia sarebbe quella di vedere Viola Davis, Jessica Chastain oppure Octavia Spencer con l'ambito Oscar tra le mani, visto che con tutti i pesi massimi candidati come miglior film sarebbe improbabile (e anche un po' ingiusto in effetti) che The Help vincesse il premio. Aspettiamo e vediamo, dunque. Ma voi non aspettate e fiondatevi al cinema a guardare questa piccola, preziosissima perla.


Di Emma Stone (Skeeter), Bryce Dallas Howard (Hilly), Jessica Chastain (Celia), Sissy Spacek (Missus Walters), Mike Vogel (Johnny) ho già parlato nei rispettivi link.

Tate Taylor è il regista e sceneggiatore della pellicola. Nato nello stato del Mississippi, amico della scrittrice Kathryn Stockett, è al suo terzo film. Anche attore e produttore, dovrebbe avere sui 40 anni.


Viola Davis interpreta Aibileen. Americana, ha partecipato a film come Out of Sight, Traffic, Lontano dal paradiso, Syriana, World Trade Center, Il dubbio (che le è valso la nomination all’Oscar come miglior attrice non protagonista) e Innocenti bugie, oltre a serie come NYPD, CSI e Senza traccia. Anche produttrice, ha 47 anni e due film in uscita, tra cui Molto forte, incredibilmente vicino.


Octavia Spencer interpreta Minny. Americana, ha partecipato a film come Mai stata baciata, Essere John Malkovich, Spider - Man, Babbo bastardo, Drag Me to Hell, Halloween II e a serie come E.R. medici in prima linea, Roswell, X - Files, Malcom, Dharma & Greg, NYPD, CSI: NY, Medium, Ugly Betty, CSI e Dollhouse. Anche regista, sceneggiatrice e produttrice, ha 40 anni e tre film in uscita.


Allison Janney interpreta la madre di Skeeter, Charlotte. Americana, ha partecipato a film come Wolf - La belva è fuori, Tempesta di ghiaccio, Sei giorni sette notti, 10 cose che odio di te, American Beauty, The Hours, doppiato un personaggio di Alla ricerca di Nemo oltre ad alcuni episodi de I Griffin e Phineas and Ferb, infine ha partecipato alle serie Weeds, Due uomini e mezzo e Lost. Ha 53 anni e quattro film in uscita.


Tra gli altri attori coinvolti segnalo Cicely Tyson (Constantine), già apparsa nel bellissimo Pomodori verdi fritti alla fermata del treno e Dana Ivey (Gracie Higginbotham), che interpretava Margaret negli esilaranti film dedicati a La famiglia Addams. ENJOY!!


*copyright: Antro Atomico del Dottor Manhattan

17 commenti:

  1. riceve consensi unanimi dai blogger, che solitamente siam (fin troppo) severi. mi fa solo piacere

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    1. Nah, io non conosco severità, o meglio cerco di essere un po' più moderata.
      D'altronde, la critica tout court non mi è mai piaciuta e poi, se un film "prende" come questo The Help è inutile spaccare il capello e trovargli difetti solo per il gusto di farlo....!

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  2. ah essere sinceri cinefatti.wordpress.com lo massacra.E devo dire che mi ci ritrovo pure con la recensione.
    Sto diventando un po' insofferente nei confronti del cinema democratico e dabbenista.I motivi?Li spiego dopo che ho i clienti in negozio va!

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    1. Aspetto allora i motivi!
      A me è piaciuto a prescindere e non vedo l'ora di leggere il libro!!

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  3. Io questo film non me lo perdo neanche se crolla il mondo :D
    adoro i film corali con un cast in cui ogni elemento sembra parte di una sinfonia. Sì sì, ci vado domani :D

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    1. Sì sono anche i miei film preferiti!!
      Poi fammi sapere se ti è piaciuto *__*

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    2. Visto!
      Davvero bello. Sì, magari è vero, è un po' ruffiano, però gli si perdona tutto, perché ha una regia davvero cinematografica, un cast della madonna, dei colori favolosi che alla fine te ne freghi di tutto.
      E non è mai buonista fino in fondo, il che depone a suo favore.
      E poi fa ammazzare dalle risate,e alla fine è vero che scende la lacrimuccia.
      Ora parte il tifo da stadio per i prossimi oscar

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    3. E facciamo partire il tifo, perché merita davvero! Ah, spé però. Io farò partire il tifo solo DOPO che avrò visto Hugo Cabret di Scorsese. Se l'amato Martin mi deluderà tiferò The Help!! ^__^

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  4. Prima dell'uscita nelle sale di questo film, sinceramente, non avevo sentito nulla, ma a quanto pare è abbondantemente apprezzato. Tu poi ne scrivi in questi termini, quindi mi sa tanto che lo vado a vedere.

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    1. Guarda, io solitamente rimango delusa dai film che aspetto tanto.
      Ma questo mi è piaciuto ancora più di quanto pensassi, quindi lo consiglio spassionatamente!

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  5. Anch'io ho adorato "The help", dall'inizio alla fine, e mi ha anche scesa una lacrimuccia.

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  6. oh,siccome non ho assolutamente un cazzo da fare ti ho citato da me come blog cinematografico stiloso e di tendeza!
    ciaoooo

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    1. Ahahaah beh allora ringrazio il tuo fancazzismo :PPPP
      Scherzo, grazie di cuore!!

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  7. Finalmente ho capito dov'è che avevo già visto l'attrice Viola Davis... Il dubbio!
    Splendida pellicola, splendidi attori, splendido modo di raccontare la storia.
    Grazie per avermelo consigliato, ne valeva la pena : P

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    1. Contentissima che ti sia piaciuto *__*
      E' inutile, certi film sono proprio universalmente belli!!

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  8. Nonostante non sia una patita di Emma Stone, questo film mi è piaciuto molto.

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    1. Nemmeno a me fa impazzire ma il film è splendido!

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