martedì 9 febbraio 2016

Bollalmanacco On Demand: The Divide (2011)

Primo appuntamento dell'anno col Bollalmanacco On Demand! Il post odierno esaudisce la richiesta di Laura e verte interamente sull'angosciante e bellissimo The Divide, diretto nel 2011 dal regista Xavier Gens. Il prossimo On Demand sarà L'inquilino del terzo piano. ENJOY!


Trama: a seguito di un attacco nucleare un gruppo di persone si ritrova bloccato all'interno di uno scantinato. La situazione precipita quando le poche provviste cominciano a scarseggiare...



Alla fine di The Divide mi sono chiesta perché diavolo nessuno mi avesse mai parlato di questo film, un gioiellino talmente carico di angoscia e cattiveria che arrivare al termine della visione non è stata proprio una passeggiata, tanto che sul finale sono scoppiata in un pianto tra il liberatorio e lo sconfortato. Probabilmente è la vecchiaia che mi porta a versare lacrime per un film telefonato sin dalle prime sequenze, all'interno del quale ogni personaggio ha un destino e un'evoluzione scritti in fronte alla prima comparsa, ma sta di fatto che, nonostante le trame basate su un gruppo di persone costrette a convivere in condizioni estreme siano tante quante le stelle in cielo, le vicende di Eva e compagnia mi hanno presa all'amo e non sono più riuscita a staccare gli occhi dallo schermo. Forse è perché all'angoscia di un evento terribile come un attacco nucleare viene fatto seguire l'inspiegabile comportamento violento di quelli che dovrebbero essere i "salvatori" degli eventuali superstiti, cosa che rende la prigionia dei protagonisti ancora più claustrofobica e porta inevitabilmente lo spettatore a concentrarsi sul progressivo sgretolamento della sanità mentale dei pochi sopravvissuti; fin da subito capiamo infatti che Eva e gli altri sono una triste accozzaglia di casi umani e c'è solo da scommettere su chi perderà la testa per primo. Gli eventi di The Divide scalfiscono lentamente ma inesorabilmente le corazze e le maschere indossate dai protagonisti, rivelando la reale natura celata dalle convenzioni sociali o sopita da anni di comodità e sicurezza. Come da manuale, quelli che fanno la voce più grossa saranno i primi a soccombere al terrore di questa nuova situazione mentre altri coglieranno la palla al balzo per tirare fuori un insospettato coraggio e troncare i legami con un'esistenza insopportabile: tante volte, pare suggerire il finale di The Divide, è meglio chiudere gli occhi e fare un salto nel buio anche a costo di affrontare qualcosa di ancora peggiore piuttosto che continuare a crogiolarsi in un falso, opprimente senso di sicurezza.


La trama "banale" di The Divide viene ovviamente resa più emozionante da un paio di interpretazioni con i controcosiddetti e da una regia che sceglie di contrapporre l'oscurità, lo sporco e lo squallore del rifugio "sicuro" all'abbacinante bianco di un'ingannevole salvezza esterna; tra l'altro, per essere una produzione piccola rispetto a quelle dei blockbuster internazionali, The Divide vanta una sequenza iniziale e una finale che lasciano a bocca aperta per la cura con la quale sono stati realizzati i rispettivi effetti speciali. Per quel che riguarda gli attori, Lauren German, Michael Biehn e un'irriconoscibile Rosanna Arquette offrono delle performance da pelle d'oca ma chi mi ha sorpreso in positivo, nonostante non lo tollerassi già dai tempi di Heroes, è Milo Ventimiglia, capace di passare in un attimo da eroe senza paura a sfattone in grado di provocare allo stesso tempo disgusto, fascino, terrore e pietà. Sono andata poi a guardare la filmografia di Xavier Gens perché, per un attimo, una delle scene clou di The Divide mi ha richiamato alla mente Gloria e temevo di avere davanti una "DuWelzata", mi si perdoni lo svarione provocato dagli shock dovuti alle mie terribili esperienze con gli horror francesi di ultima generazione. Devo dire comunque che, dopo la splatterata quasi insopportabile di Frontiers, questo approccio più pacato passante per l'horror post-apocalittico del regista francese non mi è dispiaciuto per nulla e sono contenta che, per una volta, la nascita di un'eroina cazzuta e consapevole non sia passata per la mortificazione del suo corpo o di quello di qualche bambino non ancora nato. Al momento, Gens sta girando The Crucifixion, interamente basato su un esorcismo finito male, chissà che il suo modo di affrontare i cliché del genere horror non subisca un'ulteriore evoluzione. Staremo a vedere, nel frattempo cercate di recuperare The Divide perché ne vale davvero la pena!


Del regista Xavier Gens ho già parlato QUI. Lauren German (Eva), Milo Ventimiglia (Josh) e Michael Eklund (Bobby) li trovate invece ai rispettivi link.

Michael Biehn interpreta Mickey. Americano, ha partecipato a film come Grease, Terminator, Aliens - Scontro finale, La settima profezia, The Abyss, The Rock e Planet Terror. Anche produttore, regista e sceneggiatore, ha 60 anni e otto film in uscita.


Rosanna Arquette interpreta Marilyn. Americana, la ricordo per film come Cercasi Susan disperatamente, Fuori orario, Pulp Fiction, Crash e FBI - Protezione testimoni, inoltre ha partecipato a serie come Will & Grace, Malcom, Grey's Anatomy e Medium. Anche regista, produttrice e sceneggiatrice, ha 57 anni e quattro film in uscita.


Se The Divide vi fosse piaciuto recuperate The Hole e The Experiment. ENJOY!




19 commenti:

  1. Non l'ho visto, mi pare, ma Gens lo avevo trovato già molto promettente con Frontiers!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io ho preferito molto di più questo, Frontiers a tratti l'avevo trovato impersonale, per quanto comunque potente a modo suo.
      Guardalo, secondo me merita!

      Elimina
  2. Mai sentito, però sembra bello...ma on demand su sky? in ogni caso cercherò di recuperarlo ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. No no, On Demand nel senso che la gente mi chiede di recensire determinati film e io li accontento :)

      Elimina
  3. E niente, film della madonnissima. A Milo invece io voglio bene e qui è davvero mostruoso. In tutti i sensi.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Milo a me non è mai piaciuto, nemmeno ai tempi di Heroes (gli preferivo, sia come interpretazione che come fascino oggettivo, il buon Zachary Quinto), e dopo averlo visto in Kiss of the Damned sono rimasta con la voglia di prenderlo a badilate per fargli cambiare espressione ma niente da dire sul suo ruolo in The Divide, favoloso!!!

      Elimina
    2. No ma io lo calcolo solo in Una mamma per amica! :D
      E quando fa il figlio di Rocky (il labbro storto li rende per forza padre e figlio).

      Elimina
    3. Tu forse ora non mi vorrai più bene ma odiavo Una mamma per amica XDXDXD

      Elimina
    4. Mi hai accoltellata, donna. Dovrai farti perdonare recensendo un film su mia personalissima richiesta.

      Elimina
    5. Sarà fatto. Anzi, per farmi perdonare meglio il prossimo On Demand non sarà L'inquilino del terzo piano ma la tua richiesta: spara!!! :D

      Elimina
    6. Tacci tua che non ti piace Lorelai Gilmore, è solo stata responsabile di una generazione di mamme rincoglionite che hanno tirato su figlie altrettanto rincoglionite a loro immagina e somiglianza! :-P

      Elimina
    7. @Alessandra: Infatti erano talmente rincoglionite e il doppiaggio talmente fastidioso che ogni spezzone di quell'abominio che ho visto mi ha dato la pelle d'oca! XD

      @Kara: Rose McGowan? *___* Fatto!!

      Elimina
    8. Uh, ne parlasti già? Allora fammici pensare, ti scrivo in privato!

      Elimina
  4. Domanda scema: ma la Arquette si mette il rossetto a cazzo di cane per entrare meglio nel personaggio? XD

    RispondiElimina
  5. Il tema non era originalissimo ma questo DIVIDE è davvero stato fatto molto bene. Se ci penso mi sale ancora l'angoscia...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Effettivamente è uno dei migliori esempi recenti del genere!

      Elimina

Se vuoi condividere l'articolo

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...