mercoledì 17 settembre 2014

Il Bollalmanacco On Demand: Velluto blu (1986)

Dopo un po' di pausa torna il Bollalmanacco On Demand, ovviamente col botto! Il film odierno, scelto da Arwen Lynch de La fabbrica dei sogni, è infatti Velluto Blu (Blue Velvet), diretto e sceneggiato nel 1986 da David Lynch. Il prossimo film On Demand sarà invece Last Night. ENJOY!


Trama: il giovane Jeffrey trova un orecchio durante una passeggiata e da quel momento finisce invischiato in una torbida storia di sesso, rapimenti, droga e violenza...


Mi sono avvicinata a Velluto Blu con una discreta dose di paura, lo ammetto. Avevo visto solo spezzoni di film (d'altronde in TV lo danno sempre in seconda se non terza serata) e l'impressione era stata quella di avere davanti una complicatissima e autoriale mattonata, impressione alimentata dalla visione di Strade perdute e Mulholland Drive, pellicole Lynchiane delle quali avevo capito poco o nulla. Alla fine di Velluto Blu ho invece tirato un sospiro di sollievo e non poteva essere altrimenti: d'altronde, posso dire tranquillamente che Lynch mi ha imbevuta con le sue visioni e le sue idee sin dalla tenera età di 9/10 anni, quindi sarebbe stato per me impossibile non riuscire a comprendere e accettare qualcosa girato prima dell'epoca Twin Peaks. E infatti, Velluto blu è sostanzialmente la rappresentazione di un incubo vissuto dal protagonista Jeffrey dal momento in cui il padre viene colpito da ischemia durante una tranquilla giornata di giardinaggio. L'immagine di vita perfetta di una tranquilla cittadina, dove i prati sono ordinati, il sole splende, i bimbi giocano e i vigili del fuoco salutano cortesi, viene a poco a poco sostituita dalle immagini del Male che si trova appena sotto la sua superficie, un po' come i disgustosi insetti che vengono inquadrati nella terra del perfetto praticello del padre di Jeffrey: il veicolo per arrivare a questo Male, il passaggio che ci porta nella mente di chi sta vivendo un incubo, non può essere altro che un orecchio, l'orecchio trovato da Jeffrey nel prato ma anche l'orecchio in cui si "insinua" all'inizio la macchina da presa per poi uscirne solo alla fine, quando l'incubo è finito. Jeffrey trova quest'orecchio mozzato e si improvvisa detective, con la complicità della figlia di un vero agente di polizia, spinto da una sorta di infantile e giocosa curiosità che lascerà presto il posto alla consapevolezza di avere davanti un mondo oscuro, nascosto e violento.


Decidendo di nascondersi in casa della cantante Dorothy Vallens, implicata nel caso dell'"orecchio mozzato", davanti agli occhi stupefatti di Jeffrey si spalanca infatti un mondo altro, incomprensibile e alieno. L'amore innocente per la bionda Sandy va ad affiancarsi al perverso desiderio attizzato dalla fragile dark lady Dorothy, una donna bellissima e sensuale persa nei meandri di una follia autolesionista e masochista, che inizia Jeffrey al sesso e alla violenza. Jeffrey, da par suo, cerca comunque di "salvare" in qualche modo la bella Dorothy, vittima del personaggio più folle di tutto il film, l'imprevedibile Frank di Dennis Hopper, a dir poco detestabile e favoloso. Il povero Jeffrey, pronto a difendere a spada tratta la donna e a diventare il suo cavalier servente in quanto portatore di valori comunque positivi, si ritrova così a dover subire gli scatti di violenza di Frank, a sputare letteralmente sangue mentre il mondo intorno a lui si fa sempre più assurdo (la scena ambientata nel bordello dove Dean Stockwell canta In Dreams va oltre il surreale e tocca vette di sublime follia) e incomprensibile, ben al di là delle conoscenze di un bravo ragazzo appena uscito dal college. Per colpa della sua incauta curiosità Jeffrey rischia di perdere ogni cosa, a partire dall'amore di Sandy che, da brava donna "angelicata", incarna letteralmente il lieto fine ed il ritorno ad una vita normale fatta di bei sogni, praticelli, grigliate sotto il sole, qualche scaramuccia e pettirossi. I pettirossi, come poi si vedrà, sono finti come i soldi del Monopoli e costruiti ad arte, perché la verità è che anche di fronte a un lieto fine l'oscurità rimane comunque annidata nei recessi della mente umana e della realtà stessa, come dimostra l'inquadratura dello sguardo finale di Dorothy, inquieto, triste e quasi spaventato.


David Lynch mette insomma in scena la distruzione dell'american dream, immergendo i personaggi in una realtà atemporale fatta di vecchie canzoni, automobili e abiti che richiamano i più felici e mitici anni '50 e mettendo loro in bocca dialoghi più adatti ad una soap opera che ad un film (la scena madre di Sandy, in cui piangendo dice che il suo sogno non tornerà mai più, è magistrale) e "insozza" questa perfezione tutta americana con abbondanza di turpiloquio, violenza e sesso. A proposito del sesso, nonostante lo scandalo suscitato all'epoca da Velluto Blu il mio post, come vedete, non si sta focalizzando su questo argomento, sulla Rossellini nuda, sulle sequenze zeppe di violenza masochista o sullo stupro di Frank (tutti elementi terribili e disturbanti, per carità) perché, onestamente, non mi sembra siano gli elementi chiave della vicenda e del film ma sono solo alcune delle tante facce della perversione che ribolle sotto la superficie della perfetta provincia americana, quell'incomprensibile oscurità in agguato appena fuori dalla soglia di casa che interessava tanto a Lynch e che si ripropone in tutta la serie Twin Peaks. Gonzi quelli che hanno urlato allo scandalo fermandosi solo all'apparenza delle cose, in primis il pubblico del Festival del Cinema di Venezia dell'epoca. Leggiucchiando qui e là sono venuta a scoprire che proprio in quell'occasione un famoso critico si era indignato di fronte al nudo della Rossellini definendolo un insulto al regista Roberto Rossellini e ad Ingrid Bergman ma la verità è che quella scena particolare arriva inaspettata ad interrompere l'ennesimo cliché da teleromanzo (la scazzottata per una ragazza), riversando sui personaggi tutto l'orrore di un mondo che rischia di aggredirli ad ogni passo, dove le scaramucce amorose hanno la stessa importanza di un foglietto di carta spazzato dal vento e dove il bulletto della scuola risulta ridicolo quanto un bimbo di sei anni che gioca a fare il duro. La verità è che David Lynch è un maledetto genio, lui e quel suo particolare modo di usare le luci e i colori, che ammalia e terrorizza lo spettatore con velluti rossi e blu, lo ipnotizza con le musiche del fido Angelo Badalamenti, lo annienta con personaggi talmente assurdi da essere in grado di far ridere e urlare allo stesso tempo. La verità è che Velluto blu è un capolavoro che ha quasi trent'anni e non se li sente, un film che ogni cinefilo degno di questo nome dovrebbe guardare almeno una volta nella vita.


Di Isabella Rossellini (Dorothy Vallens), Dennis Hopper (Frank Booth), Laura Dern (Sandy Williams) e Brad Dourif (Raymond) ho già parlato ai rispettivi link.

David Lynch (vero nome David Keith Lynch) è il regista e sceneggiatore della pellicola. Americano, ha diretto film come Eraserhead - La mente che cancella, The Elephant Man, Dune, Cuore selvaggio, Fuoco cammina con me, Strade perdute, Una storia vera, Mulholland Drive e ovviamente episodi della serie I segreti di Twin Peaks. Anche produttore, attore e compositore/cantante, ha 68 anni.


Kyle MacLachlan interpreta Jeffrey Beaumont. Americano, lo ricordo per film come Dune, L'alieno, The Doors, Fuoco cammina con me, I Flinstones e per aver partecipato a serie come I segreti di Twin Peaks, Racconti di mezzanotte, Sex and the City, Desperate Housewives, How I Met Your Mother e Agents of S.H.I.E.L.D.. Anche regista, ha 55 anni.


Dean Stockwell (vero nome Robert Dean Stockwell) interpreta Ben. Americano, ha partecipato a film come Il giardino segreto, Dune, Beverly Hills Cop II, Una vedova allegra... ma non troppo, I langolieri, Air Force One e a serie come Alfred Hitchcock presenta, Ai confini della realtà, Missione impossibile, Colombo, A-Team, Miami Vice, Hunter e La signora in giallo; inoltre, ha lavorato come doppiatore nelle serie Capitan Planet e i Planeteers. Anche regista, sceneggiatore e produttore, ha 78 anni e film in uscita.


Nel cast figura anche Jack Nance, il futuro Pete Martell di Twin Peaks, qui nei panni del delinquentello Paul, mentre il compositore Angelo Badalamenti compare nel ruolo del pianista. Il ruolo di Jeoffrey era stato inizialmente offerto a Val Kilmer, che ha rifiutato dopo aver letto lo script, considerato "pornografico" dall'attore, Deborah Harry (la Nicki Brand di Videodrome) ha rifiutato quello di Dorothy Valens perché stufa di interpretare personaggi assurdi ed Harry Dean Stanton non ha voluto partecipare nel ruolo di Frank perché il film era troppo violento. Roy Orbison, cantante di In Dreams, aveva invece rifiutato a Lynch il permesso di utilizzare la sua canzone nella scena del bordello: il regista ha trovato un modo legale di inserirla comunque nel film e quando Orbison, per puro caso, ha avuto modo di vedere Velluto Blu, è stato il primo a chiedere a Lynch di produrgli un video per la canzone! Si dice che il film avrebbe dovuto durare più o meno 4 ore; non sono state ritrovate tutte le scene eliminate, ma nel 2011 è uscito un blu-ray che ne contiene almeno una cinquantina di minuti (tra l'altro ce n'è una in cui Jeffrey va ad una festa con una ragazza del college interpretata dalla futura Karen di Will & Grace, Megan Mullally) e naturalmente le stesse scene si possono ritrovare nello script originale, che peraltro si conclude col suicidio di Dorothy. Per finire, se Velluto blu vi fosse piaciuto recuperate anche Mulholland Drive, Fuoco cammina con me e ovviamente l'intera serie I segreti di Twin Peaks. ENJOY!

18 commenti:

  1. Ti è piaciutoooo lo sapevo io hehehe, bollicina tesoro, daje che la prox richiesta sarà cuore selvaggio con la dern e cage, ovviamente dopo che hai smaltito le altre richiestucce, ti faccio diventare lynchana io, anzi già lo sei, ad honorem perchè hai inserito delle chicche che non sapevo io...e dovrei essere un esperta eh? xD Ma dove le hai beccate? Non sapevo nulla della storia di Val Kilmer, sapevo dello scandalo bigotto al festival di venezia però ^_^

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    1. Cuore selvaggio me lo segno anche se ho almeno altre quattro richieste prima! :)
      Quanto alle chicche... dio benedica Imdb e l'internetto!

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    2. aaaaaaaaaah ecco il tuo segretuccio hihihi, mo lo uso pure io per le chicche, così arricchisco le mie recensioni :D fai le 4 richieste e poi tuffati nel cuore selvaggio....love me...tender...love me sweet, never let me go <3

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    3. Ps: Velluto blu non è un incubo di Jeffrey, è molto razionale il film, nonostante il regista tocca tematiche surreali, la trama è piuttosto lineare, meno complessa rispetto a Mulholland e Strade Perdute, che se vuoi più tardi ti spiegherò ben bene in parole semplici tanto per farti venire voglia di vederli e in futuro - e qui ti darò una mano enorme - anche di recensirli.
      Il film usa la metafora dell'incubo ma è molto reale, e lynch scava nel profondo dissotterrando la feccia che si nasconde tra le casette coi prati in ordine, i tulipani con gli steccati, la gente che saluta sorridente, i bambini che vanno a scuola da soli - all'inizio si vede questo giuro! - e poi c'è il lato oscuro, frank e la sua gang, la violenza, la sopraffazione, dorothy succube e amante di questo psicopatico, magistralmente interpretato da un dennis hopper da urlo, cioè lei è una donna che non riesce a staccarsi da Frank, nonostante lo odi per avergli rapito il marito e il figlio, ma che succede? Succede che arriva l'impensabile, dalla vita normale c'è Jeffrey con Sandy che grazie alle loro indagini sbrogliano la matassa, e sarà dura perchè lui viene persino pestato da Frank e i suoi scagnozzi, ma alla fine ad averla meglio è proprio Jeffrey, anche se si torna alla vita cosidetta normale, il male resta sempre sotto il suolo hehehe ^_^

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    4. Di Cuore selvaggio temo solo il parrucchino di Cage XD
      Quanto a Velluto blu la mia ovviamente era un'interpretazione personale ma mi è sembrato come se Lynch "entrasse" nella testa di Jeffrey per poi uscirne solo alla fine: sicuramente l'esperienza vissuta dal protagonista è anche troppo "reale" ma assume sicuramente i contorni di un incubo da cui riesce a risvegliarsi e da cui prova a risvegliare anche Dorothy... sebbene lei, poveraccia, da quell'incubo non si libererà mai.
      Per gli altri film accetto la gentile offerta ma rifiuto (senza offesa, ovvio!) l'aiuto per eventuali recensioni, preferisco il fai-da-te :P

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    5. no, l'aiuto era riferito alla spiegazione degli enigmi, non per la recensione, semmai quelli ti aiutano a decifrare meglio il film e a puntualizzarlo hehehe, lynch non è un regista facile, avvolte i suoi film sono recepiti male dalla gente, in realtà è molto semplice da capire, cmq volevo solo renderti il lavoro di ricerca più leggero ovviamente ^_^

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    6. Tranquilla, se avrò dubbi chiederò ma prima metto a frutto la mia biblioteca cinefila ^_*

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  2. arwen lynch che consiglia un film di david lynch?
    strano! :)

    quanto alla pellicola è eccezionale, anche se io rimango più legato a twin peaks e a mulholland (che dai, non è così incomprensibile... ehm, forse)

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    1. Vero? Non l'avrei mai detto XD

      Mulholland lo riguarderò prima o poi. Giuro. Prima che subentri l'inevitabile Alzheimer della vecchiaia!

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    2. hehehe cannibaluccio, il mio nick è la firma lynchana hehehe :D

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  3. Filmone senza se e senza ma, eppure uno dei lavori del maestro che mi ha colpito meno

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    1. Devo vedere e ri-vedere gli altri allora! :)

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    2. Ma la mia è più una sensazione 'a pelle' che altro. Come ho scritto, è un filmone :)

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  4. Lo rivedrò a breve perché sto preparando una specie di retrospettiva Lynch (sono folle, lo so), ma io la prima volta che l'ho visto ne sono rimasto deluso al massimo. Ha alcune scene davvero belle, ma nel complesso non mi fece impazzire. La filmografia di Lynch cresce qualitativamente in maniera esponenziale. da Strade perdute in poi ha fatto solo film magnifici ed è per questo che attendo con ansia un suo nuovo film perché sarebbe al 100% un capolavoro.
    Speriamo in bene.

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    1. Sei pazzo, sì :D
      Non so, sarà per il sapore nostalgico e per le atmosfere TwinPeaksiane ma io l'ho trovato davvero bellissimo! :)

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    2. si, in velluto blu c'è molto di twin peaks, basti pensare il rapporto morboso tra frank e dorothy, che ricorda piuttosto alla lontana quello tra Laura Palmer e Bob ^_^

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  5. Un film che va avanti per contrasti più che per immagini, spingendo sugli eccessi: l'eccesso violento, l'eccesso languido, l'eccesso drammatico e persino l'eccesso comico. Perché non si va mai sulle medie frequenze. E poi le classiche tematiche lynchiane e soprattutto l'abilità di Lynch nel raccontare una storia che narrativamente è nulla ma si sviluppa per concatenazione psicotiche. Insomma, bellissimo.

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