venerdì 19 ottobre 2012

Viaggio in paradiso (2012) + 500 "post" insieme!

Buon venerdì a tutti!
Prima di cominciare con la recensione del film devo fare un doveroso ringraziamento a tutti quelli che seguono questo blog perché siamo arrivati a 500 POST!!
Il Bollalmanacco era cominciato quasi per scherzo nel 2007 e all'inizio lo curavo davvero pochissimo.. uno, massimo due post al mese quando andava bene mentre adesso tengo moltissimo a questa bislacca creatura e cerco di aggiornarlo il più possibile, per la disperazione degli utenti.
Se sto continuando su questa strada, nonostante la mia cronica pigrizia, è perché mi sembra che lo sforzo sia apprezzato e che, nonostante il Bollalmanacco sia una gocciolina nel mare dei blog dedicati al cinema che popolano internet (di solito non arrivo ai 200 visitatori giornalieri!), uno "zoccolino" duro di affezionati c'è, e ci sono anche alcuni cari amici che fanno pubblicità, nonché il buon Letimbro che pubblica mensilmente una delle mie recensioni.
Quindi, che dire... se continuerete a seguirmi (e a commentare, i commenti mi piacciono tanto *-* ma sono sempre pochini ç_ç) cercherò di arrivare a... MMMMILLE!!! 
Grazie ancora!!
Babol

500 post? Ciumbia! Credevo non sarei nemmeno arrivata a 50!
 


Qualche mese fa usciva in Italia Viaggio in paradiso (Get the Gringo), film distribuito negli USA solo per il mercato dei video on demand e diretto dal regista Adrian Grunberg. Normalmente non gli avrei dato una singola chance, ma siccome ho letto recensioni abbastanza positive ho deciso di provare…


Trama: dopo una rapina e una rocambolesca fuga dalla polizia, il gringo del titolo originale finisce rinchiuso nel “pueblito”, una sorta di città – prigione messicana. Lì dovrà capire innanzitutto come uscire e recuperare il malloppo, oltre ad aiutare un ragazzino e sua madre, prigionieri come lui…


Apro una parentesi assolutamente paracula: è in momenti come questi che si capisce quanto siano utili i blog cinematografici gestiti da appassionati e non da spocchiosi addetti ai lavori perché, normalmente, un film come Viaggio in paradiso sarebbe stato massacrato dalla critica e sconsigliato senza riserve, mentre in realtà la pellicola in questione è un godibilissimo e divertente action con un Mel Gibson incredibilmente in forma e ironico. La trama mescola (o sarebbe meglio dire shakera?) al ritmo di indiavolate melodie messicane un insieme di cliché che, pur essendo vecchi come il mondo, riescono sempre a dare un senso alla maggior parte di questo genere di film: c’è il delinquente scafato e stronzo ma fondamentalmente dotato di un cuore tenerissimo, la cricca di poliziotti messicani e americani corrotti, il gangster che, pur essendo in carcere, fa il bello e il cattivo tempo all’interno della prigione e cattivi ancor più cattivi che tramano nell’ombra spinti dal desiderio di recuperare i loro soldi. Se a questo aggiungete rocamboleschi inseguimenti su quattro ruote, pallottole che volano ogni due per tre, gente che gioca a pallavolo con le bombe a mano, conseguenti esplosioni e ininterrotte sequele di improperi in spagnolo e inglese, saprete già più o meno cosa aspettarvi.


In tutto questo, uno dei motivi che rendono particolare e simpatico Viaggio in paradiso è, paradossalmente, proprio ciò che mi aveva tenuta lontana dalla sala al momento della sua uscita, ovvero la presenza di Mel Gibson. Il vecchio Mel, infatti, nel corso della pellicola gigioneggia senza ritegno, introducendo la storia con un’ironica voce fuori campo e passando sfacciatamente indenne tra i pericoli più camurriosi, beffando i nemici con barbatrucchi discutibili che arricchiscono il film con un indispensabile tocco trash, come per esempio l’idea di imitare Clint Eastwood al telefono (non chiedete: guardate e capirete!). Ad affiancare il bravo Mel ci sono validissimi caratteristi, in primis un moccioso dalla faccetta triste e una mamma segnata, per una volta, dalle rughe del tempo e della vita, senza dimenticare guest star più conosciute come il mio aMMore Peter Stormare o l’infamissimo Bob Gunton. Il secondo motivo, invece, che mi ha fatto apprezzare il film è l’inusuale commistione fra i picchi di ironia sborona già citati e momenti incredibilmente seri, quasi un po’ tristi, se vogliamo, quasi tutti legati al brutto destino da cui  il povero pargolo cerca di fuggire.


Nulla di nuovo, infine, per quanto riguarda la realizzazione. Il regista gioca la carta dello stile “Rodriguez” con ralenti messi ad hoc e velocissime sequenze d’azione dove conta più la furbizia dei coinvolti che la forza fisica, la fotografia ha quel colore “bruciato” tipico di altre pellicole simili e la colonna sonora alterna pezzi di Manu Chao alle musiche tipiche dei Mariachi, ovvero generi che personalmente non mi dispiacciono affatto. Mi è piaciuta molto anche la rappresentazione di questo “El pueblito”, l’incredibile città all’interno di una prigione dove gli “ospiti” possono vivere con le loro famiglie, dotati di comfort quali tatuatore, supermercato, spacciatore di eroina e quant’altro: la sequenza che mostra l’inaspettato passaggio dalla prigione classica a questo variopinto e vivacissimo luogo è decisamente sorprendente. Poi, ovviamente, davanti a un film simile bisogna chiudere un occhio su cose come la quasi assoluta mancanza di verosimiglianza e altre banalità assortite quindi, a parte questo, lamenterei solo l’assenza di sottotitoli durante gli interminabili dialoghi in strettissimo spagnolo che costituiscono almeno il 60% di Viaggio in paradiso… avendo però visto il film in lingua originale non saprei dire se l’adattamento italiano ha ovviato al problema. Detto questo, vi consiglierei di recuperare Viaggio in paradiso a prescindere, per una serata senza pensieri, però in lingua originale, per poter godere di questo continuo alternarsi di idiomi.


Di Peter Stormare, che interpreta Frank, ho già parlato qui mentre Bob Gunton, che interpreta Thomas Kaufman, lo trovate qua.

Adrian Grunberg è lo sceneggiatore della pellicola, alla sua prima esperienza come regista. Americano, è stato anche aiuto regista e attore.


Mel Gibson (vero nome Mel Columcille Gerard Gibson) interpreta il protagonista (che nel film non ha un nome vero e proprio ma nei titoli è segnato come “Driver”), inoltre è anche sceneggiatore della pellicola. Nato come star di un certo tipo di action e “morto” come regista pure troppo impegnato, ricordo questo famosissimo attore americano per film come Interceptor, Interceptor – Il guerriero della strada, Il Bounty, Mad Max oltre la sfera del tuono, Arma letale, Arma letale 2, Due nel mirino, Arma letale 3, Braveheart – Cuore impavido (che gli è valso l’Oscar come miglior regista), Arma letale 4 e Signs, inoltre ha doppiato personaggi di Pocahontas e Galline in fuga. Anche produttore e stuntman, ha 56 anni e un film in uscita, l’attesissimo Machete Kills.


Non prendetemi per pazza, so bene che è di tutt’altra fattura, ma se Viaggio in paradiso vi fosse piaciuto consiglierei la visione di Drive. ENJOY!

20 commenti:

  1. Congratulazioni per il cinquecentesimo post!
    Ti augo di arrivare presto al duemillesimo. ;-)

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  2. Auguri, cinquecento di questi post, congratulazioni, felicitazioni, bacio!!! Ah no, quest'ultimo non c'entra :D

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  3. Cavoli, 500 post! ...Che vuol dire un numero infinito di film recensiti O.O!! Sei una bibbia cinematografica!!! :)
    Auguri e un abbraccione cara

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    1. Effettivamente non pensavo al numero infinito, se aggiungi anche quelli che ho visto e NON recensito XD
      Grazie mille carissima!!!

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  4. mi auguro che questo traguardo sia solo l'inizio di una serie di millemila posts!

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    1. Lo spero davvero!
      La voglia ci sarebbe, è un po' il tempo che manca :PP

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  5. Ma auguri per il traguardo...:)Tu per me sei diventata un appuntamento fisso quando accendo il pc...come il caffè!

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  6. Il vecchio Mel quando recita in questi ruoli un po così, me piace! Viaggio in paradiso un film vedibile.
    Complimenti per i 500 post! sono una marea, lode lode lode!

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    1. Grazie, grazie grazie!!!
      E sì, Viaggio in paradiso è stata una sorpresa, contentissima di averlo visto!

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  7. Accidenti, siamo in attività più o meno dallo stesso periodo (5 anni, boia...) ma ho scoperto il tuo blog solo da poco... Bhè, ormai faccio parte di quelle 200 visite giornaliere XD Che altro dire? Augurissimi!!! ;)

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    1. 5 anni... boia davvero!
      Comunque anche io ho scoperto il tuo blog da poco, siamo pari :P
      Grazie mille degli auguri e anche per le visite!

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  8. Il tuo blog è un vero gioiellino e cerco di seguirti il piu spesso possibile. Augurissimi Anche da parte mia e mille di questi post!!!

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