mercoledì 1 settembre 2010

Uomini che odiano le donne (2009)

Siccome sto leggendo, con somma soddisfazione, La ragazza che giocava col fuoco, ovvero il secondo capitolo della trilogia Millenium scritta dallo svedese Stieg Larsson, ieri sera ho provato a vedere Uomini che odiano le donne (Män som hatar kvinnor), tratto dal primo libro e diretto nel 2009 dal regista Niels Arden Oplev.

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La trama: Mikael Blomkvist, giornalista della rivista indipendente Millenium, viene condannato per diffamazione dopo aver pubblicato un articolo su un magnate dell’industria. Nonostante ciò il capo del gruppo Vanger lo contatta per dipanare un mistero vecchio di 40 anni: scoprire chi ha ucciso la nipote Harriet. In questo ingrato compito Mikael viene inaspettatamente aiutato da una dotatissima hacker dal passato oscuro e dal presente assai turbolento: Lisbeth Salander.

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Credo che questa sarà la recensione più breve mai pubblicata sul mio blog. Il motivo di questa mia affermazione è che da parecchio tempo non vedevo un film dal taglio “classico” come Uomini che odiano le donne. Diciamo che, se avete letto il libro come me, la pellicola in questione non vi farà né caldo né freddo, perché nulla aggiunge e nulla toglie al romanzo, al quale è molto fedele. Anzi, al limite arriva a banalizzare un pochino la storia, inevitabilmente: un conto è seguire con passione le indagini di Mikael e Lisbeth immergendosi nel filo dei ragionamenti scritti su carta, un conto è vedere il prosieguo delle indagini sulla scomparsa di Harriet condensato in monotoni viaggi in macchina, scartabellamenti di documenti, qualche foto di cadavere, alcuni flashback (unico “vezzo” artistico del regista, con la loro fotografia onirica e sfocata) e poco più. Se poi si conoscono già il colpevole e il finale, è ovvio che persino la suspance va a farsi benedire.

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Al limite, un paio di cose mi hanno colpita, mentre un’altra mi ha fatto storcere il naso. Innanzitutto, lo “shock” culturale: come già per Lasciami entrare, è incredibile quanto riesca a percepire l’”estraneità” di un mondo come quello svedese. Mi è bastata un’occhiata agli interpreti (bravi, per carità) e a tutto l’insieme del film per capire che il mio cervello è proprio condizionato dal cinema nostrano e da quello americano (senza parlare di quello orientale, che è un mondo a sé!), per cui qualsiasi altra cinematografia mi risulta assai particolare, sia per l’atteggiamento degli attori, sia per la mancanza di orpelli che rendano più “patinato” l’insieme, che risulta forse un po’ freddo e statico. Seconda cosa, mi hanno colpita la rara crudezza e l’angosciante realismo delle due sequenze che vedono interagire Lisbeth e il suo laido tutore Nils Bjurman. Sarei curiosa di vedere se verranno lasciate nella loro interezza o “edulcorate” nel remake che stanno preparando in America. Per quanto riguarda la cosa che non mi è piaciuta, mi riferisco ai flashback relativi all’infanzia di Lisbeth, veri e propri spoiler del secondo episodio (che per fortuna avevo già letto) che c’entrano poco con la storia di Uomini che odiano le donne e a mio avviso confondono lo spettatore “ignaro”. In conclusione, comunque, il film merita un’occhiata perché non è male, però il libro resta sempre imprescindibile e lo supera di una buona misura, anche perché nella pellicola alcuni personaggi importanti, come la direttrice di Millenium Erika Berger, non vengono praticamente presi in considerazione o si limitano ad una brevissima comparsata.

Niels Arden Oplev è il regista della pellicola. Dell’autore danese non conosco, lo ammetto, nessun altro film. Al momento pare si stia cimentando in alcuni episodi della serie in sei parti Millenium, tratta dai libri di Larsson. Ha 49 anni.

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Michael Nyqvist interpreta Mikael “Kalle” Blomkvist. Svedese, anche nel caso di questo attore gli unici film che conosco (pur non avendoli ancora visti) sono i due seguiti di Uomini che odiano le donne, ovvero La ragazza che giocava col fuoco e La regina dei castelli di carta. Ha partecipato anche lui, ovviamente, alla serie Millenium. Ha 50 anni e due film in uscita.

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Noomi Rapace interpreta Lisbeth Salander. Per quanto riguarda la sua filmografia, gli unici film e telefilm che conosco sono gli stessi in cui compare anche Michael Nyqvist. Svedese, ha 31 anni e tre film in uscita.

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Un paio di curiosità: come già accennato poco sopra, oltre ai due seguiti ufficiali esiste una serie in sei parti (due per ogni libro) chiamata Millenium, i cui attori protagonisti sono gli stessi del film. Della pellicola è già in preparazione il remake USA, che dovrebbe venire diretto nientemeno che dal regista di Se7en e Fight Club, David Fincher, con Daniel Craig nei panni di Blomkvist, Rooney Mara (la Nancy del nuovo Nightmare) nel ruolo di Lisbeth, Stellan Skarsgård (uno dei fidanzati di Meryl Streep in Mamma mia!) in quello di Martin Vanger e Robin Wright (la ex moglie di Sean Penn) in quello di Erika Berger, e c’è da scommettere, vista l’attrice coinvolta, che questo personaggio nel remake non verrà snobbato come nell’originale. E detto questo, visto che dovrebbe essere coinvolto Fincher, credo proprio che questa volta attenderò il rifacimento con ottimismo.  E ora vi lascio con il trailer del film... ENJOY!!




1 commento:

  1. la finiranno mai gli americani di fare remake commerciali di qualunque cosa, rendendo vani gli sforzi di quanti provano a fare qualcosa di diverso?mi guarderò il film.. presto, avendo ritrovato il tempo di respirare.

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