giovedì 23 settembre 2010

Korang - La terrificante bestia umana (1969)

Il Bollalmanacco era nato come contenitore di recensioni prevalentemente trash. Ammetto che presto il progetto è svanito ed è finito per diventare una raccolta di sproloqui cinematografici personali su film anche troppo belli per essere toccati dalla mia profana tastiera, ma oggi si torna alle origini! Vi parlerò infatti di Korang – la terrificante bestia umana (La horripilante bestia humana), filmaccio messicano girato nel 1969 da René Cardona.


horripilanteTrama (mwahahah!!): mentre sul ring una luchadora messicana ne mette ko un’altra mandandola in coma, succede che il primario di un ospedale rubi dallo zoo un gorilla. Scopo del dottore in questione è quello di salvare la vita del figlio malato di leucemia, trapiantandogli in petto il cuore della bestia. Peccato che l’esperimento renderà il pacifico fanciullino un mostruoso uomo scimmia mosso da due desideri: la viulenza e u pilu. Non necessariamente in quest’ordine…


Dopo aver letto la trama spererei che il 90% dei lettori si stia impegnando proprio in questo istante a trovare il film, ma se invece non siete ancora convinti (!), continuate a leggere. Premettendo la mia assoluta ignoranza riguardo ad una filmografia particolare e varia come quella messicana, soprattutto quella risalente agli anni ’60, non dovrebbe stupire il fatto che, alla fine di Korang – la terrificante bestia umana, io sia rimasta a bocca aperta dopo essermi alternativamente spanciata dalle risate e addormentata più volte. Questo film non sarebbe nemmeno male come curiosità esotica, vista l’abbondanza di sottogeneri che mescola, tra cui l’horror, l’exploitation e le pellicole dedicate alla lucha libre, però il tutto è affossato da una trama assurda, attori al limite dell’incompetenza, effetti speciali comprati in cartoleria e un doppiaggio italiano tristemente debitore di una sovrabbondanza di rimaneggiamenti, con dei pezzi lasciati in inglese e altri in spagnolo, tanto che il figlio cambia nome almeno due volte nel corso del film (Giulius nel doppiaggio italiano, Julio in quelli rimasti in inglese/spagnolo).


Avrete a questo punto capito che Korang - la terrificante bestia umana è davvero scioccante, e non certo per il gore. Conoscendo i tempi in cui è stato girato è simpatica l’ingenuità con la quale viene colata della tempera rossa sui titoli di testa per simulare l’effetto del sangue, e sempre a proposito di sangue è commovente vedere come, in una scena, le mani del mostro sul collo di un tizio si muovano non per ucciderlo, ma per spremere la fialetta con la vernice rossa dentro. Posso anche fare finta di non vedere l’occhio di pongo scalzato dall’orbita di una delle vittime, le sbarre di cartone alla finestra, il gibbone che quando crolla addormentato si rivela essere palesemente un grosso uomo in costume da scimmia, l’attore che interpreta Julio sostituito dopo la trasformazione da una controfigura tarchiata che indossa una maschera… ma per la miseria, su alcune perle trash non posso proprio soprassedere!! Innanzitutto il dottore e l’assistente zoppo che vanno a fare "caccia grossa" allo zoo, di giorno, sperando che nessuno li veda. Ma siete deficienti? E il fulcro del film, ovvero il trapianto che scatena tutto il casino, è meraviglioso!! Tralasciando il fatto che il rinomato padre/chirurgo ha le mani talmente tremanti che è un miracolo sto cialtrone non stronchi la vita al figlio, altro che trapiantargli il cuore di un gorilla, si vede benissimo che quest'uomo sta tagliando della stoffa imbottita con del cotone (per contro si dice che le scene del secondo trapianto siano delle riprese di una reale operazione a cuore aperto, infatti fanno un po’ più impressione..). Ma poi vogliamo parlare dell’assurda anatomia sia del ragazzo che del gorilla? I loro cuori pulsano come un budino mollo anche parecchio tempo dopo che glieli hanno tolti, e il figlio in particolare si risveglia dopo un minuto dalla fine dell'operazione. Ma che diamine di anestesia ti hanno fatto, una locale??? E certo!


E quando finalmente il figlio si trasforma... orrore!Un cavernicolo con una maschera di creta in faccia e della stoppa nera sulla testa (peraltro il trucco cambia dopo la seconda operazione, all’essere crescono pure due zanne finte che gli impediscono di fare altro che bofonchiare)! Che poi bisogna anche capirlo sto povero figliuolo. E' in parte gorilla, quindi avrà un arrunchio stratosferico. In ogni luogo dove si reca incontra delle donzelle, che in questo film si fanno docce a profusione, emule della Edwige nazionale, già lì belle nude e pronte, oppure limonano come alci nel bel mezzo del parco cittadino, già semisvestite... e giustamente pretende che esse soddisfino le sue voglie represse. Se poi loro resistono al fascino bestiale e strillano come galline nonostante offrano la loro gnagna al primo passante su un piatto d’argento, il poverino è ovvio che deve massacrarle! Poi la spiegazione che da il mad doctor sulla trasformazione del figlio è da antologia e vorrei potervela citare parola per parola, ma in breve è: "ovvio che mio figlio si trasforma, caspita. Gli ho messo un cuore di gorilla, che pompa troppo sangue al cervello, glielo ha lesionato. Detto questo il sangue circola più lentamente nel suo corpo... e questo, com'è ovvio, trasforma gli uomini in bestie preda dell'istinto. Ma niente paura, ho la soluzione! Trapiantiamogli il cuore di una donna viva!" ... Ora, al di là del fatto che quest’idiozia serve a giustificare la presenza delle luchadoras nelle prime scene (visto che la loro utilità sarebbe stata assolutamente nulla altrimenti per l’economia della storia…), però scusa povero minchione: se tanto mi da tanto e un cuore di scimmia ti fa diventare la faccia da scimmia, tuo figlio non rischia di diventare un tranvione così? Nemmeno l'attore che interpreta il servo è riuscito a mantenere una faccia seria dopo questa enorme fregnaccia!! E neppure riesco io a rimanere seria mentre vi dico di cercare questo film e farvi quattro risate.

René Cardona è il regista della pellicola. La sterminata filmografia di questo autore cubano mi è praticamente sconosciuta, ma tra le sue opere giunte in Italia (se mai vorreste recuperarle, anche se non saprei davvero consigliarvi come e dove...) segnalo L’idolo vivente, Joselito in America, il trash “horror” La terrificante notte dei robot assassini, Il tesoro di Dracula, che mette dei bizzarri luchadores messicani nientemeno che alle prese col principe dei vampiri, e I sopravvissuti delle Ande (un precursore del più famoso Alive – I sopravvissuti). E’ morto di cancro all’età di 82 anni.


José Elías Moreno, qui in uno dei suoi ultimi ruoli, interpreta il folle Dr. Krallman. Caratterista Messicano, e a sua volta protagonista di un’immensa filmografia che risale agli anni ’30, in Italia dovrebbero essere stati distribuiti, tra i titoli che lo vedono presente, film come La colpa che uccide, Messico insanguinato, Abbandonata, Amore maledetto (tre film diretti da uno dei più famosi registi messicani, Emilio Fernández, che tra l’altro è anche stato il modello per la statua dell’Oscar, e contano tra gli interpreti una famosa diva del muto, Dolores Del Rio), Il romanzo di Montecristo, Buster Keaton sulla luna (che ha per protagonista, per l’appunto, l’attore citato nel titolo), Il fiume e la morte (del regista Luis Buñuel), I fratelli di ferro, 48 ore per non morire e Santana il killer dal mantello nero. E’ morto all’età di 59 anni in un incidente d’auto.


Carlos López Moctezuma interpreta il servo zoppo Goyo. Attore messicano attivo fino all’inizio degli anni ’80, anche in questo caso non credo di avere mai visto nessuno dei film a cui ha partecipato, ma in Italia dovrebbero essere arrivati La colpa che uccide, Il romanzo di Montecristo (entrambi con la partecipazione del succitato José Elías Moreno), Il mostro di Rio Escondido, Feudalismo messicano, Mexico amore e sangue per un gringhero (anche questi ultimi due film sono del regista Emilio Fernández), Delitto e castigo, Gli orgogliosi e La ribellione degli impiccati. E’ morto a 71 anni.


Una curiosità: per quanto sembri impossibile, questo film rientra nei cosiddetti “video nasty”, ovvero una lista di film ritenuti appunto osceni dalle autorità britanniche negli anni ’80, e per questo completamente banditi oppure pesantemente censurati o tagliati. Nel caso di Korang – la terrificante bestia umana, il film attirò l’attenzione della censura perché la copertina della videocassetta distribuita prima dei controlli mostrava l’immagine delle mani insanguinate di un chirurgo che reggevano un bisturi, con l’aggiunta di un’avvertenza: questo video contiene immagini di violenza estrema ed esplicita. Dopodichè il film fu privato delle scene più disturbanti (come quella dello stupro/omicidio) e tanti saluti. I produttori messicani tuttavia ne hanno girato una versione più “esplicita”, con ulteriori scene di nudo e gore, da distribuire sui mercati un po’ più tolleranti, ma francamente non so se quello che ho visto io sia il film tagliato, quello normale o quello per deviati, anche se tendo a sposare la seconda ipotesi.  E ora vi lascio con il trailer americano del film: effettivamente le immagini fanno un pò impressione viste fuori dal contesto, quindi gli animi sensibili si astengano! ENJOY!




4 commenti:

  1. Ebbene sì! Ho visto anche questo! Uno dei trash più trash della mia carriera di cinefilo. La bestia umana (a cui si trasforma solo la faccia) è indimenticabile. così come una serie infinita di improbabilità scientifiche da far spavento....
    Poteva starci per un "on-demand"... ma vedo che sei bravissima a farti del male da sola ^__^

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    1. Gli On Demand mi danno quella carica in più ma sì, alcune trashate le ho scovate tranquillamente da sola!! :)

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  2. È un film di m. Non si capisce niente...solo sangue e violenze......un film tresh.....di serie c / z

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