giovedì 8 luglio 2010

P2: Livello del terrore (2007)

Siccome “qualcuno” (non faccio nomi ma è un lettore accanito…) si è stupito del fatto che il mio blog stesse diventando troppo faceto, ecco che si torna a film un po’ meno allegri e un po’ più sanguinolenti. In questo caso parlerò del semi-sconosciuto e mal distribuito P2: livello del terrore (P2), pellicola più thriller che horror diretta nel 2007 da Frank Khalfoun e scritta da Alexandre Aja e Grégory Levasseur, che sono gli stessi autori del devastante Alta Tensione, il che è tutto dire.


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La trama: alla vigilia di Natale la stacanovista Angela decide di fermarsi a lavorare un po’ oltre l’orario di uscita. Pessima idea. E’ quanto basta al guardiano notturno Tom, invaghitosi della bella fanciulla, per chiuderla all’interno del parcheggio interrato e farla pentire di aver messo il lavoro davanti alla famiglia e allo spirito natalizio…


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P2 è la dimostrazione che talvolta la semplicità porta a qualcosa di buono. Intendiamoci, non è che il film in questione sia un capolavoro, però è godibile, e ben fatto. Paradossalmente ha anche una morale quasi Disneyana, per quanto tirata per i capelli; la protagonista passa attraverso un’esperienza che non può non maturarla e farle aprire gli occhi su quelle che dovrebbero essere le priorità della vita. Angela, lo si capisce dall’inizio, è una donna “in carriera”, che mette il lavoro davanti a tutto, alla famiglia e alla sua vita in primis; probabilmente più di una volta ha evitato cene e feste con scuse banali, dando un po’ la famiglia per scontata. Serve la mano del maniaco per farle capire che tutto può succedere e che basta un niente perché i familiari non li si veda mai più. Un personaggio appena tratteggiato quello della protagonista, come spesso capita nei thriller, però in un modo che porta lo spettatore a farsi dei suoi ragionamenti, e lo stesso vale per il personaggio del custode stalker, che non può essere definito un pazzo maniaco tout court. Tom è giovane e belloccio, lì per lì fa quasi tenerezza, visto che agisce per amore (malato, ma sempre amore) di Angela, indeciso se fare la parte del cavaliere che corre in soccorso della damigella in pericolo o semplicemente del fidanzatino alle prese con la cena natalizia; il personaggio, e i dialoghi che gli sceneggiatori gli mettono in bocca, sono geniali quanto l’idea trash di renderlo un appassionato di Elvis (la scena in cui canticchia e balla sulle note di un pezzo natalizio del Re, con la statuetta del cantante sulla puntina del giradischi è la migliore di tutto il film). Altra cosa apprezzabile è che la protagonista non è la solita supereroina, poveraccia, ma agisce per quanto le è consentito, anche se effettivamente la dose di sangue freddo che mostra è abbastanza surreale. Scontata l’inutilità dei personaggi di contorno, che se non sono degli inetti vengono usati come carne da macello.


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Passando agli aspetti più tecnici, la regia è molto classica e non si concede a troppi orpelli artistici, tranne forse nelle scene dell’ascensore allagato; come spesso accade nelle produzioni più recenti, la tecnologia è molto importante e la caccia dello stalker si basa parecchio sulle varie telecamere dell’edificio, che riprendono la malcapitata Angela mostrando anche allo spettatore quello che sta succedendo, in contemporanea, nei diversi punti dei vari garage. Il film comincia a pochi minuti dalla fine, e per la maggior parte viene raccontato come un lungo flashback. Nonostante gli autori, il thriller non è splatter come ci si aspetterebbe, anche se il pestaggio con conseguente investimento tramite auto ha un suo perché: personalmente però mi ha fatto più impressione vedere la protagonista che si scalza un’unghia tentando di prendere il telefonino. Brrr! C’è da dire però che la pellicola rispetta il genere, visto che riesce a mantenere la tensione per tutta la sua durata senza fare annoiare gli spettatori. Gli attori sono bravi, Wes Bentley soprattutto, anche se non avendo avuto modo di vederlo in inglese è difficile dare un giudizio preciso. Comunque se volete passare una serata poco impegnata e con qualche brivido lo consiglio.


Franck Khalfoun è il regista della pellicola, che è il primo degli unici due film da lui realizzati. Ha partecipato ad Alta Tensione come attore (siccome ce n’erano tipo sei, immagino lui fosse il commesso dal benzinaio…). Di lui, onestamente, non ho trovato notizia, mi spiace.


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Wes Bentley interpreta Tom. Per me quest’attore sarà sempre lo strano e cupo fidanzato di Thora Birch, il ragazzo che filmava borse di plastica svolazzanti nello splendido American Beauty, ogni altra sua interpretazione impallidisce davanti a questa. Tra i suoi altri film ricordo Soul Survivors e l’orrendo Ghost Rider. L’attore americano ha 32 anni e tre film in uscita.


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Rachel Nichols interpreta Angela. L’attrice americana ha partecipato a film come Scemo & più scemo – Iniziò così, Amityville Horror, Star Trek, G.I.Joe – La rinascita del Cobra e a telefilm come Sex & The City ed Alias. Ha 30 anni e tre film in uscita, tra cui il remake di Conan il Barbaro per la regia di (orrore!)Marcus Nispel. Nel cast però ci saranno anche Ron Perlman e Rose McGowan, quindi potrei anche darci un’occhiata in effetti…


rachel-nichols-20080303-384920Vi lascio con il trailer originale del film, giusto per darvi un'idea... ENJOY!




4 commenti:

  1. u.ua me non dispiaceva la divagazione su un genere di film più soft, sallo.. ogni tanto ci vuole u.uma ben lieto di leggere questa recensione, soprattutto per come le impressioni iniziali siano state disattese dal prosieguo della pellicola : PTra l'altro capisco ora il senso di quel P2... cercherollo u.u

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  2. L'ho visto un annetto fa. Non rimarrà nella mia memoria...

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  3. A me è piaciuto un sacco!L'ho rivisto 4 o 5 volte.Ultimamente su sky lo rifanno spesso.Mi è piaciuto perchè potrebbe essere il calssico film "tratto da una storia vera", tipo "wolf creek" o "Frontiers".Di maniaci, malati, psicolabili come Tom,se ci pensi bene,ce ne sono al mondo,ce ne sono eccome.E' questo che mi fa paura.In questo film non ci sono elementi soprannaturali:ci sono una donna ed un uomo, solo che lui è palesemente disturbato.La tensione più grande secondo me è nella scena nella quale sono in macchina,e Angela cerca di convincere Tom a non fare del male all'uomo legato:la cosa che mi ha fatto più impressione è che Tom è malato.Basta una parola per calmarlo,ma ne basta anche un'altra per farlo inkazzare a morte.In pratica l'uomo è stato spiattellato contro il muro perchè è stata Angela, dicendo la frase sbagliata, a dare a Tom l'IDEA,quando ha detto a lui,che stava facendo retromarcia ,"NON POSSIAMO LASCIARLO QUI"...e così lui le ha dato ragione,e lo ha fatto a pezzettini.E poi secondo me è stato originale ambientare il film in un parcheggio: l'idea che Tom dalla guardiola poteva vedere TUTTO l'edificio è abbastanza inquietante.L'idea del parcheggio come un labirinto,grande, per carità,ma comunque sempre chiuso e sotterraneo.Un posto dove speri di poterti nascondere ma che alla fine,indipendentemente da quale cunicolo prendi,ti riporta sempre lì:ALLA GUARDIOLA DEL PAZZO!!!!!!!

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  4. Uno dei film più brutti che abbia mai visto. In assoluto pessimo. Sapere che dietro questo progetto c'è anche il regista dell'ottimo "Alta Tensione" mi lascia basito. Non un filo di tensione o di paura. Per me che sono un appassionato della categoria horror/thriller questa pellicola rappresenta un'offesa e un'onta al genere. Non riesco a trovare un solo pregio in questo ammasso di noia e sconclusionatezza. La storia è a dir poco inconsistente e i personaggi sono completamente insulsi. E' un circolo vizioso che vanifica tutto già in partenza, in quanto la storia è resa mediocre dall'inadeguatezza dei personaggi che, a loro volta, risultano inetti a causa della vuota trama in cui sono inseriti. L'esito è "il peggio che non ha mai fine": la protagonista dà sui nervi per tutto il film poichè niente di quello che fa (o, meglio, non fa) è minimamente credibile; il maniaco è semplicemente irritante e il più del tempo sembra una squallida caricatura di uno psicopatico, un personaggio di uno Scary Movie, per intenderci. Il finale, beh, è l'unico possibile per non finire nella rovina più nera ed è comunque scontato. Spero poi vivamente che gli "autori" non avessero seriamente fini morali, perchè sarebbe un intento ai limiti della presunzione e fuori luogo in un film così inutile. La pellicola dura un'ora e mezza che sembra come minimo due ore e in quell'arco di tempo è molto difficile: a) non addormentarsi b) resistere alla tentazione di interrompere la visione e buttare tutto nel cestino della spazzatura.Il voto è già indicato nel titolo: -2.      

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