lunedì 10 maggio 2010

The Human Centipede (First Sequence) (2009)

Io mi domando e dico: ma perché non mi faccio i fatti miei? Perché tutte le cose più assurde mi incuriosiscono e mi portano a fare come San Tommaso, vedere per credere? Mi era già andata fin troppo bene con One Eyed Monster, ma vogliamo mettere un mostro monocolo con l’idea di vedere un centopiedi umano? Bene, affari miei e anche affari vostri, perché ora vi ciucciate la recensione di The Human Centipede (First Sequence) di Tom Six, “capolavoro” horror del 2009. Siccome sarò brutalmente esplicita e butterò anche qualche SPOILER qua e là, considerate bene l’idea se leggere o meno ciò che segue, e, in caso decidiate di proseguire, perdonatemi lo schifo.

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La storia è quella di due povere turiste americane che forano una gomma di notte e si perdono nella selva tedesca. Nel cercare aiuto finiscono dalla padella alla brace: infatti si ritrovano in casa di uno scienziato pazzo che ha in animo di creare un trigemino, un centopiedi (o sarebbe meglio dire un dodecapiedi) umano, utilizzando le due malcapitate e un giapponese preso dalla strada. Ma la simpatia sta nel fatto che non li attaccherà per le mani o per i piedi…

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Quando un horror porta a porsi delle domande che non sono esistenziali c’è da preoccuparsi. Alla fine dei titoli di coda, le questioni che mi frullavano nella testa erano essenzialmente due: premettendo che stare all’inizio della tripletta è la cosa migliore, si sta meno peggio a stare nel mezzo o a finire in fondo? E soprattutto, chi sta in mezzo e chi sta in fondo, come diamine si nutre? Ecco, perché caspio un film deve farmi porre questi interrogativi???? Ma perché??? Tom Six deve avere qualche rotella mancante per creare un horror “100% chirurgicamente accurato” (che poi accurato my ass…) basato su tre persone che passeranno la vita in ginocchio e con la bocca attaccata all’ano di quello che sta davanti. Ecco, l’ho detto. E sì, perché alla fine gratta gratta il film si basa su questa scioccante immagine, sull’orrenda vita che la gente condurrebbe se a un imbecille venisse in mente di creare un centopiedi umano. Che poi, perché? Ma capisco Frankenstein che voleva dare la vita ai morti, ma se anche tu, scienziato minchione, detesti il genere umano e sei triste per la morte del tuo triplo rottweiler, a che pro dovresti tenerti in casa un abominio simile?

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Dopo la frugna dentata, il preservativo zannuto e il mostro monocolo effettivamente mancava qualcosa che completasse il quadretto del cattivo gusto; all’uscita del primo Resident Evil, che al confronto è un filmetto per educande, una mia amica mi disse: “ecco, ci manca solo che ora mostrino uno che caga”. Amica mia, basta chiedere. Il completamento del Centopiedi avviene esattamente dopo 40 minuti di film. Fino a quel momento, lo ammetto, si ride. Si ride perché le protagoniste hanno la faccia di quelle che sono predestinate, giustamente, alla violenza e alla sevizia: in panne su una strada deserta beccano l’unico vecchio zozzone che le scambia per due pornodive, e poi in casa di uno palesemente folle trangugiano e bevono qualsiasi cosa lui offra loro. Ce le andiamo un po’ a cercare, eh. Ma il picco di risate si ha quando, dopo aver insultato senza motivo e per almeno 15 minuti le due sfigate, il mad doktor illustra alle tre vittime legate (dopo avere fatto fuori un camionista rapito all’inizio del film mentre interpretava il ruolo di Pierin sul Ponte di Baracca…) il suo geniale piano, e quello che sarà il loro destino: ginocchia prive di legamenti, così col cavolo che vi alzate, e poi bocca contro ano, un unico lungo tubo digerente che parte dal primo della fila e arriva all’ultimo, e vai con l’allegro trenino! Ovviamente le facce dei tre sono da antologia, soprattutto per le due che capiscono, mentre il giapponese per tutto il film non intenderà una sola parola di quello che gli verrà detto, il che è anche peggio, visto che l’idiozia del chirurgo prevede che “la testa” del centopiedi sia proprio quella del nipponico ometto. Un lavoro attoriale mica da ridere visto che per tutto il film le due attrici che interpretano le americane devono recitare con la bocca su un sedere, esprimendosi a mugolii e grugniti (sì, il figlio di buona donna ha ovviamente tolto loro i denti, giusto nel caso vi stiate ponendo la domanda. E sì, fanno vedere quando glieli cava con una pinza.).

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L’ultimo tocco di umorismo, e la fonte della prima domanda, è il momento in cui alla ragazza che tenta di fuggire viene inflitta la punizione suprema: “Tu sarai il pezzo di mezzo, mwahahah!” segue un NUOOOOOOOH alla Jean Claude che mi ha fatta piegare in due sulla sedia. Purtroppo da qui comincia il calvario, il film diventa di una pesantezza superata solo dal fastidiosissimo Salò o le 120 giornate di Sodoma, del defunto Pasolini. Picco del fastidio, che il regista non prova nemmeno a mitigare con il volontario (spero) umorismo trash precedente è quando il giapponese si prostra a terra, ormai chirurgicamente unito alle altre due, e confessa: “I have to shit… I’m sorry”. E questo è nulla!! Ai suoni e ai gemiti della povera crista che deve stare in mezzo e quindi nutrirsi di nipponiche feci (e qui nasce spontanea la seconda domanda: ma quale accuratezza chirurgica?? Ma come può un essere umano non morire dopo due giorni passati ad ingoiare merda??? Passi FORSE la seconda della fila, ma l’ultima che fa? Mangia merda E derivati? Per piacere…) si uniscono i cori di giubilo di quel porco del Dottore, che comincia ad incitarli con un “Yes!! Swallow bitch, swallow!!”. Ma porca miseria, che cattivo gusto. Ora, in Salò aveva un senso, per quanto fosse fastidioso… ma qui, mi vuol solo mostrare che la gente non sa più a cosa attaccarsi per far parlare di sé. Quindi io confido che tale Tom Six venga strafulminato dal buon Dio e interdetto dal praticare ancora la professione di regista e sceneggiatore, anche per l’infame finale. Ah sì, perché il filmastro ha un finale, un bignami sulla costruzione dei personaggi imbecilli. L’arrivo infatti dei due poliziotti più inutili e cretini che la storia del cinema ricordi (d’altronde, siamo in Germania, l’Ispettore Derrik è morto e probabilmente Rex era in ferie quindi al convento non passava altro…) segna il degno e sconfortante completamento di una storia che non doveva neppure essere girata, lasciando uno dei protagonisti, solo (e non vi dico chi sopravviverà nel malaugurato caso in cui vogliate guardare st’immondizia) in balia di un infame destino e lo spettatore preda della tristezza più assoluta. Io ho dormito male tutta la notte, non per la paura, ma per un senso di profondo disagio, come se il mio cervello avesse bisogno di una bella lavata. Se questo era l’intento del regista, i miei complimenti, allora. Ma datemi retta, se non siete dei cultori dello schifo fine a sé stesso evitatelo. Intanto i miei complimenti vanno agli attori, poverini, tutti bravissimi, soprattutto il mad doktor. Cosa non si fa per la pagnotta, signore e signori… mi spiace, avreste meritato di essere ricordati per cose migliori, ma almeno avranno parlato anche di voi.

Tom Six è il regista del film. Originario dei Paesi Bassi, è praticamente sconosciuto in Italia. Sappiate che, non pago, il regista trentasettenne sta già preparando un seguito, The Human Centipede (Full Sequence), che uscirà nel 2011 e dove i malcapitati saranno ben dodici. E io spero davvero che gli arrivino dodici tranvioni a prenderlo alle spalle, a mò di giusta punizione per la continuazione di questi orrori.

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Dieter Laser interpreta il Dottor Heiter. Tedesco, in Italia potranno forse ricordarlo gli appassionati della serie Il Clown, visto che ha recitato in uno degli episodi. Ha 68 anni.

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Ashley C. Williams interpreta Lindsay. Americana e principalmente impegnata in teatro, questo è il secondo film in cui recita, se vogliamo contare anche una comparsata nel fantasy Willow all’età di 4 anni. Ha 26 anni.

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Ashlynn Yennie interpreta Jenny. Americana, ha un film in uscita.

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Akihiro Kitamura interpreta Katsuro. Attore e regista giapponese, ha recitato in un episodio di Heroes. Ha 31 anni e un film in uscita.

Akihiro_KitamuraE ora vi lascio con il trailer del film, se avete voglia di vederlo... decisamente NON ENJOY!! XD




2 commenti:

  1. Non vedo l'ora di vederlo... ho provato a scaricarlo dal mulo ma non lo trovo. Magari qualche festival specializzato...  avevo pubblicato il trailer 6 mesi fa sulla mia pagina FB, e da allora che aspetto l'uscita... sembra davvero uno di quei rari esempi di cinema horror che davvero ti disturba e ti fa uscira dal cinema con cattive sensazioni...  http://larsenproject.splinder.com/

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  2. Io l'ho trovato su movies-links.com, senza sottotitoli, ovviamente.Secondo me in Italia non uscirà mai, non è il tipo di cinema mainstream che le nostre sale accolgono senza farsi venire dei coccoloni.Magari lo passeranno direttamente in DVD...

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