giovedì 4 giugno 2009

David Carradine (1936 - 2009)

Uso lo spazio che avrei dovuto utilizzare per una piccola recensione del film Two Sisters per un omaggio postumo ad un grande attore che, come molti grandi “minori” del passato, è stato riportato a nuova gloria dal cinofilo zio Quentin: David Carradine è scomparso all’età di 72 anni.

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Pare infatti che proprio oggi il vecchio David sia stato trovato impiccato nella sua casa di Bangkok, dove stava girando il suo ultimo film. Non voglio entrare nel merito del gossip o meno, credo che il modo migliore per celebrare un grande attore sia quello di ripercorrere la sua carriera suggerendo qualcuno dei suoi film più belli o famosi. E così farò io, prima di commuovermi davanti ad una commemorazione a base di Kill Bill volume 1 e 2.


 


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Comincerei col primo film hollywoodiano del divino Scorsese, quell’America 1929: Sterminateli senza pietà che lo vede crocifisso ad un vagone del treno, icona di una perduta libertà, ed ironicamente già Bill, seppure “Big”. Non si può prescindere ovviamente dalla serie, nata negli anni ’70, che gli ha dato il successo, Kung Fu, e che Tarantino ha omaggiato degnamente nei suoi Kill Bill. Lo ha voluto anche Bergman, come ahimé ricordiamo io e Toto, per il devastante L’uovo del serpente, mattonazzo datato 1977 dalla trama confusetta e pseudo fantastica. Rimanendo in tema di serpenti, ma cambiando decisamente genere, rammento Il serpente alato, classico film “di mostri” dei primi anni 80, quando già la stella di Carradine aveva cominciato a declinare, portandolo a finire in filmacci indegni persino di una menzione… se non fosse che nel 1992 ha fatto parte del cast del già citato (su questo blog) Evil Toons. Il buon David era destinato a passare davvero gli ultimi anni della sua vita nel buio delle produzioni mediocri e nei vari ripescaggi della sua serie più famosa, se non fosse che nel 2003 Tarantino è arrivato e lo ha impresso a fuoco nella memoria di vecchi affezionati e nuovi spettatori, regalandoci il personaggio di Bill, enigmatico e bastardo castigatore di Spose ed affezionato papà, di cui sentiamo solo la voce in Kill Bill 1, per poi apprezzare in tutta la sua grandiosa infamia e saggezza in Kill Bill 2, nonostante il pubblico parteggi per la Sposa e voglia solo vederlo morto. Da qui la carriera di David è tornata in piena forma, facendogli passare la vecchiaia cullato in comparsate di lusso: basti pensare che alla sua morte sono ben sette i film che devono ancora uscire e che lo vedono presente.


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Figlio di John Carradine (I dieci comandamenti, Il giro del mondo in 80 giorni, America 1929: Sterminateli senza pietà Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso ma non avete mai osato chiedere, L'ululato), e fratello dei meno conosciuti Keith Carradine (Nashville), Robert Carradine (La rivincita dei nerds) e Michael Bowen (il Buck di Kill Bill), mi va di ricordarlo non già con scene da Kill Bill, sarebbe troppo banale, ma mostrando un pezzetto di ciò che lo ha consacrato nel cuore di trashofili e amanti delle arti marziali di tutto il mondo, Kung Fu. Ci mancherai, David.




3 commenti:

  1. ci sono rimasto quando me lo hai detto, soprattutto per il modo in cui sembra sia accaduto.
    L'ho conosciuto e apprezzato proprio grazie a Kill Bill, che credo mi riguarderò appena avrò un pò di tempo.

    Sono sempre brutte notizie da apprendere, queste.

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  2. non per fare il polemico sempre ma proprio un "grandissimo" non mi pare sia stato...

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  3. JD:
    Io sono di parte ^__*
    Ai miei occhi, quando qualcuno si ammanta di un'aura ugualmente cool e trash, e viene omaggiato dal divino Quentin... significa che è davvero un grande ghgh.

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