sabato 7 marzo 2009

Watchmen (2009)

Da parecchio tempo non uscivo dal cinema col sorrisone stampato sulle labbra e la consapevolezza di aver visto un bel film che, a mio avviso, sarebbe potuto durare anche un'altra ora, tanto il tempo è passato veloce. Premesso che non ho ancora letto il fumetto da cui è tratto, scritto dal britannico Alan Moore e disegnato dal collega Dave Gibbons a partire dal 1986, quindi non posso esprimere molto probabilmente un giudizio completo, Watchmen, dell'ormai espertissimo Jack Snyder, è il film più bello che ho visto quest'anno.

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La trama è abbastanza complessa, non è facile seguire gli sbalzi temporali e la marea di personaggi, almeno all'inizio: Siamo nei primi anni '80 e il buon presidente Nixon, dopo anni di gloriose battaglie, ha deciso di far mettere al bando la seconda squadra di supereroi americana, eredi dei Minutemen: i Watchmen. Quando un assassino misterioso uccide un membro di entrambe le squadre, il Comico, un altro vigilante, ovvero Rorschach, comincia ad indagare, scoprendo un complotto che unisce la minaccia atomica alla guerra fredda e coinvolge la vecchia squadra di supereroi, adesso impegnati a vivere le proprie vite “normali”. 


Watchmen+movie+Comedian+comic+and+movie+costume


Per chi, come me, è abituato a leggere gli X-men la cui prima regola è “non uccidere il nemico (nemmeno se è il figlio di puttana assassino più infame che ci sia)” e i quali ogni volta che infrangono questa regola si flagellano/separano dal gruppo, questo Watchmen, seppur scritto negli anni '80, è una boccata d'aria fresca. In un mondo come il nostro è impossibile agire con i guanti di velluto ed è coerente e realistico pensare che dei supereroi (che poi sono semplicemente uomini un po' più forti del normale, tranne il semidivino Mr. Manhattan) diventino dei sociopatici, o degli assassini o persino dei pazzi squilibrati nell'affrontare le brutture della società.


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Watchmen rappresenta l'incubo del supereroe medio, quello sdoganato soprattutto dalla Marvel (che infatti ultimamente si sta rimodernizzando anche in tal senso): ci sono supereroi che uccidono senza remore donne e bambini solo perché sono comunque nemici di guerra, che non si fanno scrupolo a far esplodere l'avversario, a cercare “il male minore” del sacrificio di alcuni per la salvezza dei più, ci sono addirittura supereroi ai quali del genere umano non importa un fico secco, privi di emozioni e sentimenti proprio nei confronti di chi dovrebbero salvare.


Watchmen+Ozymandias+comic+and+movie+costumes


Il bello di Watchmen è che le turbe psichiche di questi supereroi si intrecciano a vicende storiche realmente accadute, come la guerra fredda, la presidenza di Nixon, la guerra del Vietnam e tutte le fasi che hanno trasformato il sogno americano in un incubo, come ben dice il tremendo Comico al Gufo. Stupenda in questo senso la carrellata iniziale di Jack Snyder, che ci mostra in dieci minuti scanditi dalle note di “The Times Are A'Changing” di Bob Dylan (la colonna sonora di questo film va oltre ogni aspettativa, è splendida) appunto il cambiamento all'interno della società americana. La sequenza parte dagli anni '50, una nuova età dell'oro libera dalla crisi economica e dalla guerra mondiale, l'apice del successo di questi Minutemen, e continua con una lenta, progressiva e triste decadenza fino ad arrivare ai giorni nostri: le foto di gruppo nostalgiche, i sorrisi, i trionfi si mescolano alla pazzia, alla morte, all'omicidio, alla vecchiaia, il tutto unito all'arrivo della guerra fredda, le vicende di Cuba, la guerra in Vietnam, i figli dei fiori, immagini emblematiche che rendono perfettamente l'inesorabile scorrere del tempo verso gli sterili e orribili anni '80 e la definitiva messa al bando dei Watchmen.


 


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La scelta di Snyder di rispettare il fumetto, raccontando la storia dal punto di vista del controverso diario di Rorscharch è azzeccatissima. La sua è una voce delusa, negativa, sarcastica, triste: triste come tutti i flashback, peraltro perfetti e necessari, quasi tutti legati alla figura del Comico tranne quando viene narrata la genesi di Mr. Manhattan, il personaggio più deprimente e pietoso di tutta la saga. Attraverso il Comico, personaggio chiave della prima metà del film, Snyder ci mostra l'effettiva pericolosità di questi supereroi e l'ipocrisia che li muove, che poi è la chiave di volta di tutto il film: i supereroi non sono diversi da noi, anzi. I nostri difetti sono alterati ed incrementati dalla visione quasi onnipotente della loro condizione e le mille domande che ci siamo sempre fatti leggendo i comics qui trovano un'inquietante risposta. Perché mai i nemici vengono sempre lasciati vivere, e tornare? Ma semplicemente perché senza nemici gli eroi sono dei falliti, degli esseri soli, alienati e privi di scopo. Qual è il motivo per cui le supereroine portano costumi di latex che nulla lasciano all'immaginazione? Ma semplicemente perché sono delle zoccole frustrate, come ben dimostra la patetica figura della vecchia Spettro di Seta, violentata e protagonista di libretti porno eppure lusingata da tutto ciò, perché la rimanda a un tempo di successi e giovinezza. E i supereroi uomini, costantemente sollecitati dalla presenza di tutto sto ben di Dio, perché non dovrebbero fregarsene ed approfittarsene visto che tutto suggerisce loro di essere ben al di sopra della legge? Alla fine, anche chi parrebbe buono e normale è imperfetto e falso, mentre l'unico ad essere quasi un reietto perché considerato completamente pazzo alla fine è il solo ad incarnare l'essenza del supereroe come lo vorremmo tutti: determinato, spietato con i “cattivi” e coerente fino al midollo. Il buon Rorschach, il cuore di film e fumetto. 


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La seconda parte del film, più legata alla tradizione supereroistica e ai film d'azione alla Michael Bay è leggermente inferiore e anche un po' kitsch: il tempio egizio in antartide, una strana tigre in CGI dalle orecchie a punta priva di scopo o funzione, la ridondanza del rifugio di Mr. Manhattan stonano un pochino ma sono effettivamente una gioia per gli occhi, così come scene emblematiche come il rapporto consumato dal Gufo e Spettro di Seta all'interno di Archi, sulle note di Hallelujah di Jeff Buckley con la luna e il cielo notturno sullo sfondo. I combattimenti, le esplosioni, gli effetti speciali sono praticamente perfetti, la fotografia nitida e coloratissima, gli attori sono decisamente in parte (soprattutto Jackie Earle Haley, che interpreta Rorschach, e Jeffrey Dean Morgan, il Comico, ma anche il Gufo di Patrick Wilson non è affatto male) e il film è condito da una vena splatter/horror inedita per questo genere di pellicola, nonché da sano e cinico umorismo (la temporanea impotenza del Gufo, le scene in carcere tra Rorscharch e il suo nemico nano, Mr. Manhattan che scopa la fidanzata e con altre 5 copie di sé stesso fa altri lavori...).


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In definitiva, un film assolutamente da andare a vedere, sia che piaccia il genere o meno. Un 9 pieno, e ora aspetto con ansia di leggere la graphic novel.


Zack Snyder, il regista di cotanta pellicola, ha al momento solo due film famosi all'attivo: il pregevole L'alba dei morti viventi, remake del cult di Romero, e 300, sempre tratto da una graphic novel. Ha 33 anni e sei film in uscita.


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Jackie Earle Haley interpreta Rorschach, col volto coperto per la maggior parte del film da un cappuccio di lana decorato da macchie in movimento. Per la televisione, l'attore californiano ha lavorato in Love Boat, La signora in giallo, McGyver, Renegade. E' stato nominato all'Oscar nel 2007 come migliore attore non protagonista per il film Little Children, soffiatogli giustamente da Alan Arkin che faceva il nonno in Little Miss Sunshine. Ha 48 anni e tre film in uscita. Se mai girassero un film su Preacher spero che lui possa fare Cassidy.


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Jeffrey Dean Morgan interpreta il folle Comico. Premesso che costui è un incrocio tra Javier Bardem e Robert Downey Jr., quindi un fico pauroso, per la televisione l'attore americano ha lavorato in Walker, Texas Ranger, ER, Angel, CSI, Tru Calling, Weeds, Supernatural, Gray's Anatomy. Ha 43 anni e cinque film in uscita.


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Malin Akerman, attrice svedese, interpreta la seconda Spettro di Seta. Al cinema ha recitato perlopiù in filmetti come The Skulls – I teschi ed American Trip – Il primo viaggio non si scorda mai. Ha 31 anni e tre film in uscita.


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Billy Crudup interpreta l'azzurrissimo e semidivino Dr. Manhattan. L'attore, che è stato sposato con la protagonista di Weeds, Mary Louise Parker, ha recitato in Sleepers, Quasi famosi, Big Fish, Mission Impossible III, e ha dato la voce nella versione USA de La principessa Mononoke. Ha 41 anni e un film in uscita.


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Matthew Goode interpreta il pacato Ozymandias. L'attore inglese ha partecipato a Match Point, di Woody Allen. Ha 31 anni e un film in uscita.


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Patrick Wilson interpreta il Gufo. L'attore ha partecipato alla splendida serie Angels in America, ha recitato nel Phantom of The Opera di Joel Schumacher nei panni di Raoul e nel controverso Hard Candy. Ha 36 anni e un film in uscita.


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Ora vi lascio con un video particolare: il Trailer cinematografico fatto con le immagini prese dal comic book. ENJOY, e andatelo a vedere!!


 








8 commenti:

  1. Che tu possa trascorrere questa giornata serenamente

    baci baci iry

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  2. Uhm, da dove cominciare a commentare?
    Un film assolutamente da vedere, meglio se dopo aver letto il fumetto (e mi dirai le tue impressioni quando lo avrai fatto, sono curioso : P).

    Temevo brutture e accozzaglie varie e confuse, vista la complessità della storia ed i vari intrecci presenti nel fumetto, ma sono stato sorpreso nel vedere che la resa su video è decisamente di alto livello. I tagli sono d'obbligo, o di film ne avrebbero dovuti fare almeno due per contenere il tutto, ma i dialoghi ed i ragionamenti dei personaggi ci sono tutti e la fedeltà è altissima... almeno per la prima parte.

    Nella seconda prendono piede le variazioni maggiori, quelle che meno ho digerito perché cambiano il senso della storia, o quanto meno, ne danno un'interpretazione che non rende quanto quella del fumetto, in cui nulla è dato al caso e dietro ogni scelta si cela una verità più o meno profonda e amara.. qualcosa su cui riflettere.

    Il regista poi è stato fin troppo generoso con Gufo Notturno, reso più 'cool' e attivo di quanto non sia su carta, il personaggio più detestabile per me.. sopprimetelo! è_é
    Allo stesso modo, Ozymandias è stato reso un cattivo puro quando in realtà non lo è affatto, cosa di cui si ha conferma nella scena finale con John, in cui anche l'uomo più intelligente del mondo mostra insicurezza... togliere questa parte e sostituirla con un banale pestaggio di Gufo l'ho trovato a dir poco avvilente.

    Splendida invece la resa di John, un personaggio più complesso di quanto si possa vedere e che non può essere giudicato al pari degli altri o criticato per emozioni che non mostra e soprattutto, non prova.
    Non è più umano e ciò fa sì che ogni giudizio su di lui risulti ingiusto o inadatto.

    Qualcosa che forse potrebbe essere detto anche per il Comico, che tuttavia è il suo esatto opposto: talmente umano da essere travolto dalla consapevolezza di quanto accade e da quegli orrori che lasciano invece indifferente Mr. Manhattan.

    Che dici? : P

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  3. Prima vorrei leggere il fumetto, poi andare a vederlo. In entrambi i casi : non vedo l'ora.
    Spero solo che non lo tolgano troppo presto, nella mia città i film meritevoli durano poco e niente, e lasciano a mollo per mesi solo quelli di Vanzina...
    Porca miseria.

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  4. Avevo già intenzione di andarlo a vedere e il tuo commento mi ha convinta ancora di più. Non conosco il comics da cui è tratto, ma a sembrarmi interessante è soprattutto il fatto che questi supereroi sono fuori dagli stereotipi tipici dei supereroi.

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  5. Ah e finalmente l'ho visto !!!
    bellissimo, un pò troppo lungo, ma immagino che fosse necessario.
    Il personaggio di Rorschach è quello che mi ha commossa di più.
    Lui e John rimangono i miei preferiti.
    Gran film.
    E quanto vorrei leggere il fumetto, però...

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  6. Io lo sto leggendo ora il fumetto, è davvero splendido.
    Snyder ne ha mantenuto lo spirito, almeno per ora (non ho ancora finito di leggerlo..) ed è riuscito anche a condensare, in parte, i racconti tratti dal libro del primo Gufo, che narrano appunto le vicende degli eroi senza maschera... un capolavoro *___*

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  7. Capolavoro del genere e non solo, senza se e senza ma! Non raggiunge le vette estreme del fumetto, ma per quanto Moore si sia incazzato, Snyder ha saputo rendere i passaggi del fumetto più importanti con spirito critico e intelligenza narrativa.
    Ho anche amato il cambio del finale, decisamente più affine alle esigenze cinematografiche!

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    Risposte
    1. Io ho letto il fumetto molto dopo, comunque mi sono piaciuti parecchio entrambi!
      Adesso forse è giunto il momento di rivedere il film, tanto ce l'ho in DVD che aspetta!

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